L’analisi di un esperto russo può sembrare superficiale ma sempre più diventa evidente che il mondo si trova su una strada pericolosa e che manca un nonnulla per passare dalla guerra economica alla guerra vera e propria.

L’elemento che colpisce è la continua e aggressiva propaganda contro la Russia. E’ il genere di offensiva mediatica alla quale abbiamo assistito nelle guerre precedenti. Tutte le dichiarazioni e scelte strategiche degli Stati Uniti mostrano che le autorità americane hanno già deciso di volere un conflitto armato.
Ma questa volta non si tratta della Libia, dell’Afghanistan, dell’Irak o dell’Ucraina : la Russia sarà un avversario più coriaceo che non si lascerà sottomettere.

Nei confronti dei separatisti, il governo ucraino è perdente su tutti i fronti : massicce diserzioni, scomparsa di soldati, centinaia di soldati morti e di feriti, decine di mezzi blindati e aerei da guerra distrutti.
Se continua così, l’esercito governativo non potrà fronteggiare un’eventuale rivolta popolare e il governo di Kiev dovrà per forza chiedere aiuto alla Nato. La Russia non accetterà mai che la Nato entri in Ucraina.

Dal lato americano, il generale Dempsey, capo di Stato maggiore dell’esercito, settimana scorsa indicava che la Russia aveva provocato un peggioramento del conflitto e che gli esperti del Pentagono suggeriscono azioni militari che non venivano considerate dalla fine della Guerra fredda.

Il “Russian Aggression Prevention Act”, che il Congresso americano non ha ancora votato ma che non tarderà molto, di fatto rappresenta un’aggressione nei confronti della Russia in quanto pone l’Ucraina quale alleato maggiore della Nato e garantisce a Kiev assistenza militare.
Lo stesso statuto verrebbe accordato a Georgia, Moldavia, Azerbaijan, Bosnia, Kosovo, Macedonia, Montenegro e Serbia. A parte la Bielorussia, che non si è ancora allineata, la Russia è quasi totalmente circondata da governi pro-Nato.

Dal lato russo, i consiglieri di Vladimir Putin ritengono che gli Stati Uniti siano già in guerra contro la Russia.

Sul quotidiano Ria Novosti, l’esperto russo in scienze politiche Vladimir Chtol commenta : “Le tensioni internazionali sullo sfondo della crisi in Ucraina non sono un’intensificazione della Guerra fredda, ma l’inizio della Terza guerra mondiale.
La Guerra fredda ha preso fine all’inizio degli anni 1990. Ciò a cui assistiamo oggi è una vera Terza guerra mondiale, le cui radici affondano nella tragedia jugoslava del 1999 (bombardamento della Jugoslavia da parte delle forze della Nato).”

Secondo l’esperto, l’entrata delle truppe della Nato in Ucraina e la concessione al paese dello statuto di partner principale (l’Ucraina non fa parte della Nato) potrebbe essere l’elemento che farà scoppiare un conflitto armato di portata internazionale.

(Fonte : fawkes-news.blogspot.fr)