Riceviamo e volentieri pubblichiamo (ovviamente la posizione espressa non impegna Ticinolive).

In settembre voteremo l’iniziativa “Per una cassa malati pubblica”. Spero che nelle prossime settimane i cittadini che andranno alle urne riescano ad informarsi in modo corretto su questo tema. Interpellato da conoscenti e pazienti, ho capito che c’è molta disinformazione. Qualche esempio. Dicendo sì all’iniziativa i pazienti perderanno la libera scelta del medico perché avremo una specie di mutua. Assolutamente no! Come ora, ognuno potrà farsi curare dal medico di sua scelta e come ora sarà possibile sottoscrivere volontariamente la formula assicurativa “medico di famiglia”.

Oppure: la qualità delle cure mediche si degraderà come nei paesi comunisti di una volta. Di nuovo, assolutamente no: avremo un sistema assicurativo LAMAL più semplice e gestito in comune da rappresentanti dell’ente pubblico, degli assicurati e dei fornitori di prestazioni, ma le cure sanitarie continueranno ad essere dispensate a tutti coloro che ne avranno bisogno esattamente come ora.

Oppure ancora:con la cassa malati pubblica aumenterà la burocrazia e spenderemo di più. Ancora una volta, assolutamente no: la SUVA insegna che un’assicurazione pubblica può essere molto efficiente e ben gestita. Del resto, è difficile immaginare un sistema assicurativo più burocratico e complicato di quello attualmente in vigore. Se ne rendono facilmente conto gli assicurati che cercano di cambiare di cassa malati per risparmiare qualcosa.

Per aver diritto alle stesse prestazioni del catalogo LAMAL attualmente come pazienti paghiamo premi di cassa malati anche molto diversi. In settembre avremo una buona occasione per rendere l’assicurazione malattia obbligatoria più equa, più semplice e più trasparente. A tutto vantaggio dei cittadini-pazienti e dell’ente pubblico, chiamato a sorvegliare l’applicazione della LAMAL.

Dott. med. Rolando Bardelli, Balerna