NOTA (in relazione al post critico firmato “Buco Nero”, che si può leggere sotto) Non si vede bene come Ticinolive possa essere “bello”, se è diretto e redatto – come è scritto nel Disclaimer – dall’autore stesso dell’articolo “incriminato” (oltre che da una sua collega redattrice).

Domando a “Buco Nero” se non desideri pubblicare un pezzo sul festival, magari in difesa dei poveracci che sono stati attaccati, conservando l’anonimato. Il portale è a disposizione. (francesco de maria)


Siamo i primi ad ammettere che l’on. Fiorenzo Dadò ha attaccato la conduzione del festival con una veemenza non minore di quella dei crociati che, nel luglio 1099, conquistarono Gerusalemme. A fare da contrappeso a questa rude offensiva (che ha conseguito un notevole successo) si profila Ticinolibero, che con un impegno quasi maniacale difende – con continui interventi e articoli talvolta lunghissimi e dietrologie cervellotiche – Chatrian Solari Polanski Senzani e chi altri ancora, castigando nel contempo i “cattivi” che non si vogliono mettere in riga.

SenzaniIeri ad esempi gli artefici del più interessante portale della sinistra post-sessantottina ticinese scrivevano:

“Il PPD ha deciso di seguire in tutto per tutto Fiorenzo Dadò nelle sue battaglie contro il Festival di Locarno (un anno è “L.A. Zombie”, un altro è il film “Sangue”, quest’anno è Polanski). Ma la domanda da porsi è come fa un partito di governo, che vuole essere responsabile ed affidabile, ad adottare una linea politica che punta a delegittimare la più importante manifestazione culturale e turistica di questo Cantone. Si possono rivendicare posti strategici nell’Ente ticinese del turismo e poi giocare all’opposizione sfascia tutto, che arrischia di compromettere l’evento più importante per il turismo cantonale?”

Una domanda ancor più ovvia (ma a loro non viene in mente, non ce la fanno) è la seguente: non è che il festival abbia delegittimato se stesso?