“La Svizzera, una delle rare democrazie al mondo, voterà il 30 novembre per il rimpatrio delle sue riserve di oro. E’ un’iniziativa che può avere luogo solo in Svizzera. Il movimento è stato lanciato dal parlamentare UDC Luzi Stamm.”

Sul portale Goldbroker.com, l’economista Egon von Greyerz si esprime sul voto per decidere del rimpatrio delle riserve di oro svizzero : “L’iniziativa popolare “Salvate l’oro della Svizzera” chiede alla Banca nazionale svizzera di rimpatriare tutto l’oro depositato all’estero, di interrompere le sue vendite di oro e di costituire entro cinque anni riserve di oro per almeno il 20% dei suoi attivi.

Il Parlamento svizzero e la Banca nazionale sono contro l’iniziativa, perchè metterebbe fine alla loro capacità di stampare liberamente moneta.
La politica monetaria svizzera è conosciuta per essere la più solida al mondo, ma nel corso degli ultimi anni la Svizzera ha raggiunto altri paesi abbandonando una politica sana.
La Svizzera deteneva 2’600 tonnellate di oro nel 1999, il che rappresentava una quantità significativa rispetto alle dimensioni del paese. All’epoca era stato deciso di vendere 50% delle riserve. La maggior parte dell’oro è stata venduta.

La Svizzera dispone della metà delle sue riserve rispetto a 10 anni e gran parte dell’oro rimanente è stato locato o venduto. Una parte dell’oro, se c’è ancora, si trova depositato all’estero.
Come la maggior parte delle banche centrali, la Banca nazionale svizzera rifiuta di procedere a una verifica adeguata e ufficiale. Nell’attesa che venga realizzato un audit, è impossibile affermare che tutto l’oro sia ancora al suo posto.

La maggior parte dei governi e delle banche centrali non ama l’oro, perchè esso rivela il calo di valore della moneta cartacea. Dalla creazione della Federal Reserve negli Stati Uniti nel 1913, tutte le grandi monete, tra cui il franco svizzero, hanno perso tra 97% e 99% del loro valore rispetto all’oro.
Già nel 1729 Voltaire diceva : “Tutte le monete ritornano al loro valore intrinseco : zero.”

E’ chiaro che le principale monete cartacee sono vicine allo zero. Anche se l’economia svizzera è in miglior salute rispetto agli altri paesi, negli ultimi anni il paese ha purtroppo seguito le stesse politiche monetarie distruttrici degli altri paesi.”