(fdm) Ricevo e volentieri pubblico questa presa di posizione, che tuttavia non mi convince. Alcuni giorni fa presenziavo a una conferenza stampa organizzata dai fautori del SÌ (Carobbio, Noseda, Regazzoni Meli, ecc.) Potevo leggere proprio davanti al mio naso la scritta “Stop all’esplosione dei premi!”. Mi azzardai timidamente a domandare: è una promessa? Di più, è una garanzia? I miei cortesi interlocutori mi guardarono imbarazzati (con gli stessi occhi mi guarderebbe Contarini). Era evidente che si trattava di uno slogan, lo stesso slogan che fu usato (a beneficio degli allocchi) da Ruth Dreifuss nel 1992. Secondo me questi fautori (esattamente come i loro avversari) sanno benissimo di non poterci far nulla. Tuttavia non resistono alla tentazione (I can resist everything but temptation! Oscar Wilde) di sfoderare la loro bella frase.

Noi “vorremmo” che la medicina moderna assicurasse la perfetta salute – e, perché no?, almeno in prospettiva: l’eternità – a corpi umani corruttibili, a causa del peccato originale (tutti voi ricorderete che Adamo era stato creato immortale).

“Un solo grande ente avrà un’enorme potenza contrattuale”. Ben detto Contarini! Tu però, per deplorevole omissione, ti dimentichi di dire che questo soverchiante Moloch sarà per forza di cose lottizzato politicamente. Ogni partito o partitucolo vorrà/dovrà piazzarci i suoi famelici scagnozzi. Come dici? Non è grave? Beh, ammetto che l’Ebola è, seppur di poco, peggiore.


Sostegno all’iniziativa per una Cassa malati pubblica

Come giovani che si appassionano alla politica e militano in differenti gruppi politici di questo cantone, ci sembra importante comunicare pubblicamente la nostra posizione comune sull’iniziativa popolare posta in votazione il prossimo 28 settembre 2014

Mettere fine ad una concorrenza fasulla giocata sulle spalle degli assicurati
Le casse malati di base allestiscono una costosissima concorrenza completamente fasulla, siccome per legge non possono fare utili. Telefonate commerciali allucinanti e scartoffie sgradevoli ogni volta che si vuole cambiare cassa sono solo due dei tanti problemi a cui dobbiamo far fronte. Le casse malati di base sono obbligate, giustamente, ad accettare tutti coloro che vogliono assicurarsi da loro. Ma siccome alle casse complementari non conviene, cercano di sbarazzarsi dei “cattivi rischi”. Per ammalati e anziani è una giungla burocratica piena di ostacoli e giochini scorretti che impediscono di pagare il giusto per la loro salute.

Contrastare lo spreco dei soldi pagati con i premi
Anno per anno le casse malati private sprecano milioni e milioni di franchi in campagne pubblicitarie per accaparrarsi i premi di giovani e di persone in piena salute. Altri soldi finiscono nelle tasche dei lobbisti e nelle campagne per le votazioni. Contemporaneamente manager e consiglieri di amministrazione fanno lauti guadagni, soprattutto nelle casse malati che hanno centinaia di migliaia di utenti e che, da Zurigo o Lucerna, sono sempre più lontane dai cittadini. Dobbiamo tornare ad avere una cassa malati più vicina alla gente.

Fermare l’esplosione dei premi, assicurare la previdenza sanitaria
Negli scorsi anni i premi sono solo aumentati. Questa esplosione ci danneggia tutti. Con la cassa malati pubblica abbiamo più strumenti per tenere i costi sotto controllo e ci assicuriamo una buona previdenza sanitaria, soprattutto perché un solo grande ente avrà un’enorme potenza contrattuale con chi fornisce le prestazioni mediche e i medicinali. Sappiamo che le assicurazioni pubbliche, come d’altronde è normale in Svizzera, funzionano e che è possibile mettere al centro il bene dell’assicurato.

Mantenere la democrazia nel nostro sistema sanitario
Negli ultimi anni le casse malati hanno assaltato la nostra libertà di scelta del medico e delle prestazioni mediche garantite. E cosa dire delle ripartizioni finanziarie scandalose fra le casse malati nei vari cantoni. I ticinesi hanno perso milioni di franchi! Le casse malati di base, che non possono far utili per legge, oggi sono solo dei pupazzi in mano alle casse malati complementari, che invece vogliono solo fare utili. Non è un caso, le casse malati fanno pubblicità contro l’iniziativa, senza però dire da dove vengono i soldi, non sappiamo se lo fanno come casse di base o complementari. La cassa malati unica e pubblica è uno strumento fondamentale avere il controllo della situazione sanitaria e finanziaria, senza che siano le casse complementari a dettare l’agenda.

Solidarietà
Di fronte agli enormi problemi che stanno emergendo nel nostro sistema sanitario la risposta delle casse malati finora è stata una: americanizzare il sistema. Questo è un passo falso, perché la Svizzera deve rimanere un luogo in cui tutti, anche i più deboli, abbiano accesso a un sistema sanitario efficiente e rapido. E soprattutto che non costi troppo. Le cure non devono diventare un privilegio! Allo stesso modo dobbiamo pensare alla solidarietà intergenerazionale, noi giovani non vogliamo essere e non saremo lo strumento di marketing delle casse malati per escludere i nostri genitori e i nostri nonni dall’accesso alle cure.

Sabrina Chakori (Giovani Verdi)
Giovanni Albertini (Generazione Giovani PPD)
Filippo Contarini (Partito Socialista)
Andrea Ghisletta (Giovani Socialisti)
Rodolfo Pulino (Giovani Leghisti)