Titolo originale: “Salviamo la storia”

Dall’Accademia di architettura, si rimprovera di non guardare avanti, al “futuro delle nuove generazioni”, in merito al legittimo tentativo di molti cittadini di salvare le poche aree di pregio rimaste sul nostro martoriato territorio: il Parco di Villa Argentina, unico spazio verde a disposizione di cittadini e studenti in quel deserto di cemento popolato da migliaia di automobili che è diventato il ridente borgo di Mendrisio. E lo storico palazzo Turconi, che si vuole proteggere dal medesimo stupro che hanno subito gli altri edifici storici della città, che ormai soltanto chi ha una certa età ricorda ancora.

Claudia Crivelli Barella

Vorrei rammentare ai vari presidenti e direttori, che abbiamo guardato fin troppo dritti in faccia al futuro, qui nel mendrisiotto, e nel Ticino tutto… il risultato lo sperimentiamo ogni giorno, e non ne siamo particolarmente entusiasti. In altre regioni della Svizzera, molto meglio si è saputo fare per la tutela del paesaggio e degli edifici storici, ed è da questi modelli che dobbiamo ispirarci, non dalle metropoli care alle star. Persino l’università se ne rende conto, e nel dibattito sulla creazione di un master in medicina ticinese si preoccupa per il traffico e i tempi di percorrenza che dovranno impiegare gli studenti per spostarsi.

L’accusa piuttosto altezzosa di un Ticino retrogrado e non al passo con i tempi suona piuttosto stonata, provenendo da un ateneo che ha più volte sbandierato la propria missione di integrazione e di incivilimento dei ticinesi! A chi non fosse ancora chiaro, queste prese di posizione mostrano i rapporti di forza e la miopia dei predatori di territorio che a parole avrebbero migliorato il vivere di Mendrisio. I Verdi non ci stanno, e continueranno a lottare, più convinti che mai della necessità di un’opposizione della società civile a questi soprusi accademici calati dall’alto.

Claudia Crivelli Barella, deputata dei Verdi

NOTA. Dalla parte dell’on. Crivelli Barella sta, ad esempio, Paolo Camillo Minotti, grande amico del nostro portale. Sul versante opposto troviamo il presidente dell’USI prof. Piero Martinoli, che si è espresso alla radio.