Giovedì 18 settembre gli scozzesi sono chiamati a rispondere alla domanda seguente : “Volete che la Scozia diventi un paese indipendente?”
Gli ultimi sondaggi mostrano un leggero vantaggio dei “no”. Ma la parte degli indecisi era ancora grande alla vigilia del voto.

Gli uffici elettorali hanno aperto giovedì mattina alle 7h00 e chiuderanno alle 21h00. I primi risultati dovrebbero essere resi noti nella mattinata di venerdì 19 settembre.

Una ragazza sventola la bandiera scozzese a un meeting a favore dell'indipendenza, il 17 settembre a Glasgow
Una ragazza sventola la bandiera scozzese a un meeting a favore dell’indipendenza, il 17 settembre a Glasgow

Giovedì 18 settembre l’emozione è in prima pagina di tutti i giornali del Regno Unito. Un giorno cruciale e potenzialmente storico per i sudditi della Corona. Di fronte all’incertezza del risultato del voto, la stampa britannica lancia un ultimo appello a mantenere un’unione che dura da 307 anni.

La scelta degli aventi diritto di voto fa dibattere. Gli stranieri residenti in Scozia possono votare. Per contro, gli scozzesi che non risiedono in Scozia non possono votare.
Se dovesse vincere il Sì grazie a elettori stranieri senza alcuna radice scozzese, che direbbero quegli scozzesi all’estero che non hanno votato e che sono contro l’indipendenza? La questione della legittimità del voto potrebbe essere rimessa in questione, anche perchè la campagna elettorale puntava molto sulla cultura, le tradizioni e la forte identità del popolo scozzese.

I giovani elettori sono maggiormente favorevoli all’indipendenza del loro paese, mentre le persone anziane si pronunciano soprattutto contro. Una settimana fa gli indecisi erano il 17% degli aventi diritto di voto.