L’economista inglese Roger Bootle commenta sul quotidiano The Daily Telegraph la disastrosa situazione dell’economia dell’Italia, argomentando che l’unico modo per evitare un default sul debito è uscire dalla Zona euro e tornare alla lira.

“Per l’Italia la soluzione è semplice : lasciare l’euro – scrive Bootle – Le persone dicono spesso che l’Italia non può soccombere ai problemi perchè è così ricca. E’ ricca, certo. Ricca in bellezze naturali e tesori storici, con città meravigliose e bellissimi paesaggi, gente amabile, cibo eccellente, buon vino. Ma come paese l’Italia non funziona.

Tutti i Paesi del G7 tranne Italia e Giappone sono tornati sui livelli di Pil pre crisi. L’economia del Canada, per esempio, si trova l’8% sopra la quota del 2008, mentre quella italiana è ancora il 9% sotto.
L’economia sta subendo una contrazione, anziché un’accelerazione.

[…] Non tutto è causato dall’euro. C’è un bisogno disperato di riforme, il sistema politico sembra incapace di dare ciò di cui c’è bisogno. E l’Italia è stato uno dei primi paesi a soffrire del boom dei paesi emergenti.

Se da un lato la Germania produce beni durevoli, l’Italia è specializzata in beni al dettaglio e prodotti che la Cina e altri paesi vendono a prezzi più bassi.

Anche se l’inflazione è calata, in Italia il divario concorrenziale non è stato ridotto. Anche se i prodotti italiani fossero più competitivi, con un indebolimento dell’euro, l’enorme debito pubblico peggiorerebbe.

Sebbene il deficit, pari al 3% del Pil, non sia troppo elevato, l’Italia è molto vicina a quella che gli economisti definiscono “la trappola del debito”, quando il rapporto debito/Pil sale in maniera esponenziale. In Italia la recessione tecnica è stata accertata e la crisi fiscale è sempre più probabile.

[…] L’opzione radicale per l’Italia è abbandonare l’euro e permettere a una moneta debole di generare un boom delle esportazioni, un’inflazione più alta, più tasse e un fardello del debito più leggero.
Non so quanti anni l’Italia potrà ancora resistere prima che i suoi dirigenti finalmente capiscano che questa è l’unica via possibile.”

(Fonte : telegraph.co.uk)