Mentre le cattive notizie sul fronte “difesa della piazza finanziaria svizzera” si susseguono a tambur battente, Swiss Respect ha organizzato una serata al Grotto ticinese di Cureglia. Gli onori di casa li ha fatti Tiziano Galeazzi, responsabile di SR per il Ticino e il Grigioni italiano. Sono intervenuti l’avvocato Tuto Rossi e Luca Albertoni, direttore della Camera di commercio, che ha colloquiato con Mattia Sacchi, giovane e simpatico collega (lui con lo stipendio) attivo sul Mattinonline e anche sul Mattino cartaceo (molto belle le sue interviste). Presente in sala Iris Canonica, ammirata opinionista e strenua propugnatrice del segreto bancario e, più in generale, dell’indipendenza elvetica.

1I difensori sono valorosi ma la situazione mi ricorda la caduta di Costantinopoli. Nella notte tra il 28 e il 29 maggio 1453 le truppe di Maometto II mossero all’attacco. Le mura della millenaria città erano state disgregate dal cannoneggiamento. I bizantini si batterono con la forza della disperazione, ma invano. L’imperatore Costantino XI, che portava il nome del fondatore della città, cadde combattendo e il suo corpo non fu mai ritrovato. I musulmani entrarono in Santa Sofia, madre di tutte le basiliche (potrebbe forse simboleggiare l’UBS ?), la sfregiarono e la trasformarono in una moschea.

2La speranza è l’ultima a morire ma l’ottimismo non regna quassù e le parole sono amare. Prima che alle “canaglie” americane, francesi, italiane, i rimproveri si indirizzano contro il nostro debole governo, che “negozia” in modo maldestro, che non sa lottare, che gioca a fare “il primo della classe”, capace solo di farsi gabbare da avversari smaliziati. Le parole più dure sono per lei, nata da un inganno e assurta da tempo al rango di vera e propria calamità nazionale. [Si dimentica sempre che Madame 5% non potrebbe fare certe cose… se non gliele lasciassero fare]

5La notizia del giorno è, ovviamente, il ferale annuncio: nel 2018 il temutissimo “scambio automatico” entrerà in vigore. Quello che sembrava non dovesse mai accadere, accadrà. Le deplorazioni piovono a raffica: la solita “fuga in avanti”, giochiamo a fare i “primi della classe” senza avere alcuna garanzia che gli altri facciano realmente ciò che esigono da noi, nella trattativa con l’Italia siamo ormai privi di carte da giocare. Tuto Rossi si è mostrato, com’è nel suo stile, incisivo e ha snocciolato una serie di “verità” forse non originalissime, ma incontestabili. Ne citiamo alcune. Le grandi banche (sappiamo quali sono) svendono e tradiscono i loro clienti consegnandone i nomi agli americani ma… com’è possibile che altri paesi (ad esempio la Francia) non chiedano per sé lo stesso trattamento? Le due grandi (sappiamo quali sono) sono ormai svizzere solo di nome e potranno spostare la loro sede fiscale in Olanda o in Lussemburgo. Nel Ticino come faremo a mantenere il nostro livello di vita, con quali risorse ci sosterremo? La nostra sorte dipende da personaggi deboli, da vent’anni l’ABT brilla per la sua assenza. La situazione si è degradata. Quanto all’Italia, sapete qual è il vero problema dell’Italia, il più grande di tutti? È che laggiù non hai alcuna garanzia di essere pagato. Detto molto esplicitamente.

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Per finire Mattia Sacchi ha colloquiato con Luca Albertoni, che non si è discostato molto dalle dichiarazioni di Galeazzi e Rossi. Una sua valutazione ha suscitato una certa sorpresa (almeno in uno spettatore). Interrogato circa i rapporti con la deputazione ticinese alle Camere federali (8+2=10 politici) ha risposto pressappoco così: “Nella scorsa legislatura vigeva una specie di 5 a 5, ciò che rendeva le cose difficili. Adesso abbiamo un 9 a 1 e la situazione è molto migliorata”. Laddove è chiaro che l’uno è l’on. Marina Carobbio, consigliera nazionale PS. A nostro avviso un’affermazione del genere è plausibile se viene limitata a ben precisi ambiti, come la difesa della piazza finanziaria o il raddoppio del Gottardo.

Diventa indifendibile se riferita al discorso politico generale. Prendete i rapporti con l’UE, i bilaterali, l’immigrazione di massa: un “punteggio” di 9 a 1 non sta né in Cielo né in terra.

4Nel complesso una serata interessante, che avrebbe meritato un pubblico più numeroso.