La Consigliera federale Simonetta Sommaruga ha lanciato settimana scorsa la campagna del governo contro il testo, in votazione il 30 novembre, che limiterebbe drasticamente l’immigrazione.

L’associazione “Ecologia e popolazione” (Ecopop) con la sua iniziativa “Stop alla sovrappopolazione – sì alla conservazione delle basi naturali della vita” chiede la drastica restrizione all’immigrazione. Per effetto della migrazione, la popolazione residente non potrebbe aumentare di oltre lo 0,2% sulla media di tre anni.

Il Consiglio federale sostiene che l’iniziativa è pericolosa. “Però non ci fa paura – ha assicurato Sommaruga in conferenza stampa – Non temiamo una brutta sorpresa come il 9 febbraio con il voto sull’immigrazione di massa.”

La Consigliera federale ha elencato gli effetti negativi che avrebbe un sì all’iniziativa, dieci mesi dopo l’accettazione del voto UDC sull’immigrazione di massa.

Allorchè l’attuazione del testo UDC non è ancora regolamentata, gli elettori si vedono presentare un nuovo radicale sconvolgimento del sistema d’immigrazione.
L’iniziativa Ecopop impone una crescita massima della popolazione per effetto della migrazione dello 0,2% annuo, il che corrisponde all’ammissione di circa 17’000 stranieri l’anno. Un quarto del volume attuale.

Una simile riduzione del numero di migranti non permetterebbe di coprire i bisogni dell’economia in un periodo di alta congiuntura, secondo Sommaruga. Anche mettendo pienamente a profitto il potenziale offerto dalla manodopera indigena, le aziende non potrebbero reclutare personale a sufficienza.

Inoltre, malgrado la sua appellazione l’iniziativa non risolve alcun problema ambientale. Restrizioni nei confronti degli stranieri non porterebbero nessuna soluzione per preservare le risorse naturali.

Simonetta Sommaruga non ha esitato a rimproverare ai promotori dell’iniziativa un incitamento alla xenofobia. L’iniziativa considera che le persone sono un problema e questa – che lo si voglia o meno – è xenofobia.