flamingos 2xEcuador (Isole Galapagos): colonia di flamingo rosa

(fdm) Pubblico con molto piacere questa vibrante protesta che, non posso non confessarlo, mi appare del tutto scriteriata. Vada per gli slanci incontenibili dell’animo, ma un minimo di riflessione non guasterebbe.

— Il tentativo di presentare il povero ministro Gobbi come un mostro (“disumano”) è veramente grottesco e sconfina nel ridicolo;

— quanto al “diritto fondamentale di basilare importanza”, suppongo che esso implichi il diritto del musicante di strada ecuadoregno (con visto “turistico” di 3 mesi) di mandare il figlio a scuola a Contone;

— “terminare l’anno scolastico in corso”: questa è, come suol dirsi, un’autentica perla. Visto che sono “TURISTI PER 3 MESI” come fanno a “terminare l’anno”? Sembra troppo corto persino per i nostri docenti, il 50% dei quali (secondo informazioni di stampa) è a rischio di burn out;

— tutto sommato, una bella giornata di piazza (sperando nel bel tempo bellinzonese) e un’utile attività in campagna elettorale. Ma forse “utile” è l’aggettivo sbagliato. Andrebbe meglio: controproducente.

 

Manifestazione a favore del diritto all’istruzione e contraria a una politica migratoria col paraocchi

In merito alla vicenda dei bambini ecuadoregni, abbiamo appreso con sdegno e profondo disappunto della loro partenza forzata, assieme alla loro famiglia, che ha tutto il sapore di un’espulsione. Ancora una volta il governo si mostra distaccato e disumano nei confronti dei meno fortunati: inizialmente il ministro Gobbi si è mobilitato per negare loro la possibilità dell’esercizio di un diritto fondamentale di basilare importanza, quale quello all’istruzione, ancorato oltretutto all’Art. 19 della Costituzione e all’Art. 28 della Convenzione sui diritti dell’infanzia. Costituzione che tanto viene difesa da una certa corrente politica, che vorrebbe addirittura dichiarare il primato del diritto svizzero rispetto al diritto internazionale pubblico, chissà, magari certi diritti ancorati a tali trattati vengono ritenuti scomodi?

Ed ora sono state fatte enormi pressioni affinché partissero. E tutto ciò malgrado la prassi riguardante diritto all’istruzione avrebbe dovuto permettere ai bambini di terminare come minimo l’anno scolastico in corso.

Sull’onda di tale indignazione la volontà di far sentire la nostra voce per manifestare, assieme a diverse organizzazioni politiche e non, a favore di un’applicazione umana della legge e denunciando una politica migratoria applicata à la carte. Sarebbe stata la stessa cosa se fosse stata una facoltosa famiglia russa? Non crediamo proprio, vogliamo gridare un forte e chiaro basta ad un’applicazione creativa alla legge, la cui rigidità si applica senza umanità ai più deboli mentre le eccezioni, quando conviene, vengono applicate volentieri!

Link per l’evento su Facebook: https://www.facebook.com/events/355692974604044/

Sabato 8 Novembre 2014
dalle ore 14:00
Piazza Governo Bellinzona