… in “Dalli al globalista!”
Iara B 11Il giovedì non arriva soltanto la “Weltwoche”. La brava Iara de Carvalho, responsabile della comunicazione PLR, tutti i giovedì mi manda il link a Opinione Liberale, che suona una musica molto ma molto diversa (ed è bello che sia così, che ognuno dica la sua).

Pagine 12/13, intervista a Gabriele Gendotti. Ne prendo soltanto un frammento, sui demonizzati “globalisti”. “Come consigliere di Stato avevo una certa comprensione per queste tassazioni globali in ragione della necessità di pareggiare o migliorare i conti dello Stato. Oggi non ce l’ho più per un motivo molto semplice. Un liberale radicale non può accettare una disparità di trattamento così evidente, che consente a chi guadagna milioni di pagare solo una certa percentuale sul suo reddito effettivo, mentre tutti i cittadini pagano quel che è giusto in base alla legge e alle aliquote fiscali”.

Perché sono andato a cogliere questo brano nell’intervista? Perché da esso dipendono i destini dell’umanità? Difficilmente. Perché? Ma perché è significativo e rivelatore: un provvedimento, anche stupido e autolesionista, può essere desiderato/adottato unicamente per motivi ideologici. Che differenza c’è tra la socialista Margret Kiener Nellen, esibita in grande spolvero dalla Weltwoche, e il (liberale) radicale (ex) on. Gendotti? Sostanzialmente nessuna. È un provvedimento masochista? Ben venga! Quante mogli sono state punite dai rispettivi mariti in vena di automutilazioni!

Gendotti 2Gendotti è da sempre iscritto al “partito della Regione” (che alcuni chiamano anche “partito delle tasse”). Ne è anzi uno dei principali esponenti. E proprio a questo “partito” *** voglio dedicare la mia riflessione odierna.

Ci ho pensato a lungo (mesi). Non l’ho mai scritto, ma alla fine lo devo scrivere. Vedo la cosa con lampante chiarezza.

Il PLR non perderà necessariamente questa fondamentale elezione (e non credo di poter essere contraddetto se affermo trattarsi dell’ultima, ultimissima spiaggia) ma il partito della Regione non potrà vincerla, non potrà cioè ottenere 3 consiglieri di Stato.

Credo che chiunque sia in grado di comprendere ciò che voglio dire.

NOTA. *** La politica attiva si suddivide in tanti settori, ognuno con il suo colore di maglia e la sua dimensione. L’acme della suddivisione lo si tocca in campagna elettorale. Sono i partiti. Ma la suddivisione della società sulla base del sentire politico è profondamente diversa. In certi momenti la non-corrispondenza (o “disconnessione”) può raggiungere livelli grotteschi, disorientanti.