GLRT alla manifestazione di sabato pomeriggio a Bellinzona

(francesco de maria) Faccio uso del mio diritto democratico per dire che questa partecipazione è un’enorme stupidaggine. Il consigliere di Stato Gobbi “deve” perdere il seggio, questo lo capisco, ma non perirà sotto il fitto lancio di accuse pretestuose e irrazionali (si noti, prego, l’eufemismo).

Affinché i bravi giovani PLRT sappiano con chi si ritroveranno in piazza domani a Bellinzona, propongo loro la lettura di un breve frammento (del quale potranno facilmente verificare la provenienza).

“Qui si conclude una vicenda impeccabile sul piano della ferrea applicazione della legge. E ovviamente sì, se ne sono andati “di loro spontanea volontà. Del resto anche gli Ebrei salivano sui treni per Auschwitz di loro spontanea volontà: il mitra puntato alla schiena era un dettaglio trascurabile.[…] Per evitare di creare un precedente. Perché altrimenti là fuori, alla frontiera, ci sono orde di ecuadoriani pronti a venire qui con la figliolanza, iscriverla a scuola e poi vivere a scrocco dei contribuenti svizzeri. Norman Gobbi è arrivato perfino a ipotizzare una terribile minaccia per il Canton Ticino: questi immigrati avrebbero perfino potuto avere una casa o una rendita. Roba da brividi, davvero.”

 

I Giovani Liberali Radicali Ticinesi aderiscono (con distinguo) alla manifestazione organizzata dai giovani socialisti, per riaffermare l’importanza del diritto all’istruzione a favore di tutti, indipendentemente dallo statuto giuridico.

Dopo quanto abbiamo potuto osservare non possiamo rimanere in silenzio di fronte alla minimizzazione di questo fondamentale diritto, per di più da parte di un Consigliere di Stato in carica.

Siamo sorpresi e preoccupati dalla velocità con cui è stata gestita questa vicenda, in cui da un giorno all’altro e “grazie” a una settimana di vacanze scolastiche sono spariti due bambini. La sensazione è quella di un accanimento dovuto all’attenzione mediatica.

Inoltre, riteniamo indegno che si faccia campagna sulle spalle di due bambini, come purtroppo assistito a seguito del battibecco tra gli onorevoli Gobbi e Bertoli.

La nostra adesione è per dire che questo modo di far politica non ci va bene e per riaffermare in modo chiaro il diritto all’ istruzione di ogni bambino e ragazzo presente sul nostro territorio, indipendentemente dallo statuto giuridico. Diversamente dai giovani socialisti tuttavia non riteniamo che il solo fatto di seguire un’istruzione sul nostro territorio debba portare ad una deroga dalle normative sugli stranieri. Offrire un permesso di soggiorno per il solo fatto che in Svizzera permettiamo (giustamente) anche ai residenti illegali di seguire una formazione nel nostro Paese, infatti, significherebbe aprire dei portoni a innumerevoli serie di abusi e all’immigrazione nel nostro Stato sociale.

Per l’Ufficio Presidenziale di GLRT

Fabio Kappeli, Vicepresidente