DemodirettaFabio Abate (PLR) e Filippo Lombardi (PPD) si fanno beffe della volontà degli svizzeri.

Nella giornata di ieri, la Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio degli Stati ha rifiutato di applicare la volontà che i cittadini svizzeri hanno chiaramente espresso nel 2010 approvando l’iniziativa UDC che chiede l’espulsione dei criminali stranieri. Spiace constatare che, tra coloro che si fanno beffe delle decisioni del popolo svizzero ci siano anche due consiglieri agli Stati ticinesi: Fabio Abate (PLR) e Filippo Lombardi (PPD). L’UDC Ticino è indignata non solo per il fatto che, dopo quattro anni dalla chiamata alle urne, l’iniziativa non sia stata ancora tradotta in legge, ma anche per aver appurato che esistono politici e partiti impegnati fino allo sfinimento nel boicottare il principio cardine su cui si regge il nostro Paese: la democrazia diretta. [ben detto, perbacco; fdm]

Interpretazioni della volontà popolare, fumose “clausole di disagio”, discrezionalità dei giudici e presunte norme internazionali sono già state affossate con la controproposta all’iniziativa UDC. Se lo sono dimenticati in troppi.

Ci permettiamo di far presente che i parlamentari di ogni schieramento e sensibilità sono stipendiati dai cittadini e, pertanto, devono fare i loro, e non i propri interessi, siano essi di stampo ideologico o di natura su cui preferiamo sorvolare, per carità di patria.

Si rende dunque necessaria la messa in atto dell’iniziativa popolare per l’attuazione di quanto già deciso nel 2010.  Sempre che la volontà popolare e i principi democratici valgano ancora qualcosa per chi dovrebbe rappresentare il popolo.

UDC Ticino

(commento) A parte l’indignazione, ai nostri occhi è importante che i cittadini sappiano come i due deputati hanno votato. Questi ultimi sono “grandi abbastanza” per difendere il loro voto.

Demodiretta 2