Pubblicato nel Corriere del Ticino di lunedì 10 novembre

KosovoEh sì, pare proprio che dopo le varie versioni “aggiustate” da parte di CIA, NATO e alleati vari (servi) sulla sanguinosa guerra nell’ex Jugoslavia – dove si sono addossate tutte le possibili colpe ai serbi (vedi intervista all’ex ufficiale della CIA, Robert Baer, a fine 2012) tacendo vergognosamente su quelle altrui (l’Uck di Hashim Thaci, per esempio, attuale primo ministro del Kosovo e accusato di gravi crimini da un rapporto stilato dalla commissione d’inchiesta del Consiglio d’Europa sul crimine organizzato) perché faceva comodo agli USA e ai loro interessi nel mondo – la verità ha iniziato a venire a galla.

Infatti, già alla fine del 2010 il Consiglio d’Europa, quindi non il sottoscritto, è giunto addirittura a definire il Kosovo, uno “Stato mafioso”, dove il radicamento della criminalità (traffico d’armi, droga ed esseri umani) sta andando avanti indisturbato. Toh!

Ma noi, bravi svizzeri – meglio sarebbe dire il Consiglio Federale di allora – non avevamo dato a suo tempo centinaia di milioni di franchi per la “ricostruzione” del Kosovo verso la via democratica? La solita dabbenaggine.

La rabbia e l’indignazione che monta è quella di costatare ora (lo si sapeva già da tempo) che i nostri soldi sono andati, in pratica senza nessun controllo, a sostenere uno “Stato mafioso”, come infatti ha dichiarato senza tanti giri di parole il Consiglio d’Europa.

Bastava d’altronde guardare il servizio girato da “Le Iene”, circa due mesi fa su “Italia 1”, per farsi un’idea, chiarissima, su ciò che sta succedendo in Kosovo e in Albania. Altro che democrazia!

Ma da noi queste inchieste non si fanno, da noi si vuole tenere tutto nascosto perché così qualcuno magari ha suggerito.

Gli è che il Kosovo, da sempre sostenuto (perché?) dalla “nostra” senza dubbio più scadente ex consigliera federale da sempre (mio parere), la socialista Micheline Calmy-Rey, nel febbraio del 2008 ha dichiarato unilateralmente la propria indipendenza (?) che, naturalmente, la zelante ex consigliera federale socialista si era affrettata a riconoscere immediatamente (otto giorni dopo) finanziando ulteriormente, in pratica, un “Governo mafioso” e i suoi loschi traffici. Non c’è limite al peggio neppure da noi, purtroppo.

L’unica soddisfazione, per gli uomini liberi di pensiero, è quella di costatare come piano piano tutte le verità vere vengano a galla – compresa quella sulla tremenda guerra nell’ex Jugoslavia, fortissimamente voluta dalla NATO e da Bill Clinton – grazie anche a testi come “La globalizzazione della NATO” (2012), di Mahdi Darius Nazemroaya, un sociologo e analista geopolitico canadese di fama internazionale pluripremiato, le cui opere vengono tradotte in più di venti lingue in tutto il mondo.

Altro che le ridicole e riduttive versioni in salsa ticinese sulla guerra che ha dilaniato l’ex Jugoslavia e che lasciano il tempo che trovano.

A proposito di NATO e CIA, sono già all’opera in Ucraina per ancora destabilizzare e scatenare altre guerre, scaricando poi la colpa sulla Russia di Putin? Pare …

Ma pensate forse davvero che la gente di questo sempre più bistrattato Paese, la Svizzera, sia tutta quanta manipolabile?

Vi sbagliate di grosso, c’è ancora gente che non si “allinea” al cosiddetto pensiero unico. E’ permesso?

Donatello Poggi, Biasca