DFI – La convenzione sul lascito di Gurlitt è conforme ai principi internazionali in materia di opere d’arte confiscate dai nazisti
COMUNICATO UFFICIALE
Il Consiglio federale prende atto che la fondazione di diritto privato Kunstmuseum Bern ha dichiarato di accettare l’eredità di Cornelius Gurlitt.
Constata con soddisfazione che la convenzione conclusa si basa sui Principi di Washington del 1998 e permette di proseguire il lavoro di accertamento della provenienza delle opere della collezione Gurlitt. Riconosciuti dalla Svizzera e da altri 43 Stati, questi principi sono in effetti determinanti per la gestione degli aspetti legati all’arte confiscata durante il nazionalsocialismo. Secondo la Confederazione è essenziale che le opere sottratte possano essere restituite rapidamente ai legittimi proprietari.
Nell’estate del 1937 il ministro Goebbels allestì a Berlino nella Casa dell’Arte Tedesca, terminata quell’anno e progettata da uno dei più importanti architetti nazisti, Paul Ludwig Troost, una mostra di “Arte degenerata” (“Entartete Kunst”). Vi erano esposte oltre 650 opere delle avanguardie del XX secolo, con grande concentrazione di quelle espressioniste, senza cornici e nella più totale confusione. I titoli erano stati aggiunti dagli organizzatori: un quadro, raffigurante un gruppo di lavoratori agricoli, era intitolato Contadini tedeschi visti alla maniera yiddish.
Kirchner, “Autoritratto in divisa”, 1915
Joseph Goebbels al centro, a destra il Führer