Il referendum era nell’aria e, puntualmente, si è concretizzato alle 11 di oggi 1° dicembre nella sede del PLRT a Camorino. Dico subito che i rappresentanti dei due movimenti giovanili hanno dichiarato di tenere sotto tiro solo il provvedimento (ecoincentivi per 16 milioni con, a copertura dei costi, un aumento delle tasse di circolazione) approvato dal Gran Consiglio. Nulla ha lasciato intendere che questa azione politica (referendum promosso in comune) possa iscriversi in uno schema più ampio. E tuttavia… l’accoppiamento è insolito e audace (“ma noi giovani ci conosciamo, ci frequentiamo, andiamo a mangiare la pizza”) e senza alcun dubbio ha ricevuto – a dir poco – semaforo verde dalle dirigenze di entrambi i partiti.

2Hanno partecipato all’incontro con i giornalisti
— Fabio Käppeli, presidente di GLRT
— Alain Bühler, presidente dei Giovani UDC
— Alessandro Spano, vice presidente di GLRT
— Lara Filippini, giovane UDC e granconsigliera
— Gian Marco Balemi, direttore di ACS Ticino

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“Nessun aumento di tasse prima che si sia risparmiato laddove è possibile” (ma forse hanno detto: “provato a risparmiare”, ciò che è già un po’ diverso). “No a questo genere di sussidi a innaffiatoio, che vanno anche dove non dovrebbero andare” (cioè ai ricchi ecologici…) “Non siamo contrari per principio alla cosiddetta mobilità sostenibile, ma è inaccettabile che venga finanziata così!”

TAX & SPEND  Mi sia consentito un commento personale (visto che scrivo in casa mia). Questi “ecoincentivi” votati dal Gran Consiglio hanno un po’ l’aria del provvedimento “alla moda”, fatto per correre in soccorso di una (ipotetica) “casa che brucia” e destinato a suscitare uno (sperabile) consenso pre-elettorale: “Loro non sono come gli altri, loro si preoccupano (della casa che brucia)”.

In realtà il meccanismo del tax & spend (che è tipicamente socialista e non, che si sappia, leghista) ha degli aspetti diabolici e dev’essere ben compreso dal pubblico (che talvolta, addormentato o inebetito, non si rende conto della situazione). Spiego come lo farebbe Rivo Cortonesi. È l’esercizio, per un politico, tra tutti il più inebriante. Consiste nello spogliare il cittadino del frutto del suo lavoro per farne… quel che gli pare (al politico stesso), quel che conviene al suo partito, quel che conviene alla sua strategia elettorale. Non mi spingo sino a scrivere: al suo capriccio, che sarebbe troppo.

Già così è un po’ forte, ma vi ho pur detto che i Libertari di Cortonesi van giù pesante. [Rivo poi mi dirà se ho scritto bene].

4INTERMEZZO. Sentita questa sera a un aperitivo PLR: “Pericoloso dar contro all’ecologia e all’ecostenibilità, non vogliamo che pensino che siamo il partito del petrolio”. Rispondo sereno: “Ormai è fatta, indietro non si torna, l’unica cosa che rimane è vincere”. Beninteso, ho firmato.

Ho scoperto che un giovane politicamente attivo, che nella mia ingenua percezione situavo all’estrema sinistra del partito, è il presidente della sezione del mio quartiere. Non l’avrei mai immaginato ma sono contento di avere imparato qualcosa.

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Il termine temporale: è stretto, 12 gennaio 2015. Il periodo sotto Natale è svantaggioso? Non è detto, c’è tanta gente in giro, ci sono le aperture domenicali, i mercatini. I fogli per la raccolta sono già pronti, belli stampati.

Le ragioni dei referendisti:
— [Per prima cosa bisogna comprendere che il referendum è diretto “contro la modifica della legge sulle imposte e tasse di circolazione” del 1977].
— La mobilità sostenibile non può essere finanziata mettendo le mani (per la millesima volta) nelle tasche dei contribuenti ma sfruttando i margini esistenti di risparmio, per 16 milioni.
— Sull’amministrazione cantonale, che è pletorica e costa un miliardo tondo, si può e si deve risparmiare (Bühler). Se io conto il numero delle persone che hanno enunciato questo principio lo raggiungo sì il miliardo.
— La tassa di circolazione ticinese è già la più cara di tutta la Svizzera.
— I frontalieri non sono minimamente toccati dal provvedimento.

Anche il sistema di “ecoincentivi” è criticabile.
— Dei “sussidi” a pioggia potranno usufruire tutti, anche coloro che guadagnano 20.000 franchi al mese.
— 1500 franchi di sussidio “a posto”, 6000 per una macchinetta di 4 posti, sono uno sproposito.
— Le attuali vetture ecologiche si sono allineate, nei prezzi, ai modelli tradizionali (Bühler).
— Bisogna potenziare il trasporto pubblico, non limitarsi a “spingere” la sostituzione dei veicoli.

5In conclusione. Il PLR si è lanciato in questa sfida e non può permettersi di perderla. Sarà infallibilmente accusato di:
— mandare avanti i suoi giovani
— usare strumentalmente il referendum a fini elettorali.
È fatale. Che importa?

In ordine all’obiettivo comune si creerà una certa sinergia tra gli “inconciliabili” partiti PLR e UDC (e, di riflesso, con l’alleanza elettorale “la Destra”). È una novità, anche se fievole e incerta. Sicuramente qualcuno ci ha pensato. In certi frangenti bisogna veramente pensare a tutto.

FINE