Jack 9Il mio compagno di scuola Dick Marty (ma solo al Ginnasio, al Liceo avevo Chiara Cortesi) dispensa consigli a piene mani dalle pagine della Regione, mentre il PLR medita, esita ed è entrato nel pensatoio. In effetti il partito vive un momento delicato. Alcuni premono perché si vada a Canossa, ai piedi di Laura (ma toccherebbe in primis al presidente). In fondo lo fece anche Enrico IV imperatore.

Predica l’ineffabile Dick: “L’attuale situazione politica ticinese nel suo complesso è preoccupante. E lo diventerebbe ancora di più se in Consiglio di Stato la maggioranza relativa continuasse a essere detenuta dalla Lega o se in governo fossero rappresentati cinque partiti”. Marty prende forse in considerazione un possibile “sfondamento” di Savoia?

Quanto al quotidiano radico-socialista, esso si lasci dire almeno una cosa (taglio corto perché devo uscire). Anche un ritardato mentale vede che fu proprio l’azione dirompente pianificata ed eseguita tra il 2006 e il 2007 dalla Regione (non solo giornale ma, evidentemente, anche gremio di potere politico) a far precipitare le sorti del PLR e a consegnare il potere nelle mani dei “populisti”. Sette anni di disgrazie (come quando si rompe uno specchio), di declino e di umiliazioni. Il conto pieno fu pagato solo nel 2011.

A tutt’oggi nessun recupero si è rivelato possibile. Si parla dell’aprile 2015 ma questa rimane una semplice speranza.