pollice verso46 a 42. Un totale di 88. Questo multiplo di 11, da solo, la dice lunga sul peso esorbitante che è stato attribuito dai partiti al voto pro/anti Zali. La tassa sui parcheggi, destinata a colpire i “grandi generatori di traffico”, è stata stralciata dal preventivo. Il consiglio di Stato presenterà un nuovo messaggio DOPO aver consultato le aziende (ciò che Zali non si era curato di fare).

Decisivo l’apporto della piccola UDC, in una prima interpretazione del suo ruolo di “ago della bilancia”.

(commento) Zali aveva due possibilità: a) ritirare, anche all’ultimo momento, il provvedimento, accettando un certo danno d’immagine; b) andare al muro contro muro. Ha scelto b) e ha perso.

Una sua dichiarazione in aula, riportata dalla sempre eccellente LiberaTV, potrebbe anche suonare offensiva nei riguardi del Parlamento.

“Guardo in volto i deputati PPD e PLR, soprattutto quelli del Mendrisiotto e del Luganese. Vedo in tribuna i rappresentanti della grande distribuzione (Enzo Lucibello e il presidente dell’ASSEA Michele Dedini, ndR): evidentemente sono venuti a controllare che i soldatini facciano il loro dovere!”

È stato saggio il giudice Zali? Ah, questo non dovete domandarlo a me! Quel che è certo è che molti gli daranno ragione. Santo va bene, ormai l’abbiamo accettato. Purché non diventi anche martire!