Dopo la caduta in Gran Consiglio della tassa sui parcheggi

COMUNICATO STAMPA

Dopo aver preso atto del rinvio al Governo della proposta di una nuova tassa sui posteggi l’Associazione Economia e Ambiente presenterà a breve una serie di misure efficaci per contrastare il problema del traffico.

ASSEA formula l’auspicio che la decisione di ieri del Gran Consiglio venga colta dal Governo come un’opportunità per ripensare la strategia del CdS, riportando al centro del dibattito l’obbiettivo centrale che è quello di trovare soluzioni condivise per ridurre il numero di veicoli che ogni giorno percorrono le strade del nostro Cantone.

Il Comitato di ASSEA e tutti i suoi membri hanno preso atto con favore della decisione del parlamento di non approvare la nuova tassa di collegamento proposta dal Governo nel messaggio sul preventivo 2015 del Cantone. Così come presentata la nuova tassa di collegamento avrebbe infatti comportato un ulteriore salasso per i cittadini ticinesi, senza ottenere l’auspicata riduzione del traffico veicolare.

ASSEA non ritiene che il rinvio della tassa al Governo costituisca un motivo di festeggiamento. È convinta invece che bisogna raddoppiare gli sforzi nella ricerca di soluzioni concrete, ripristinando un dialogo serio e costruttivo volto alla ricerca di misure condivise. Si tratta infatti dell’unica via percorribile per giungere alla riduzione del traffico sulle strade e al miglioramento della situazione ambientale nel nostro Cantone.

Una precisazione in merito alle polemiche e ai toni non usuali utilizzati a margine del dibattimento in parlamento ci sembra dovuto.  I rappresentanti di ASSEA hanno seguito il dibattito in Gran Consiglio per sentire in prima persona tutte le opinioni e le posizioni, anche quelle più critiche nei confronti del mondo dell’economia, con lo scopo di raccogliere stimoli di riflessione. Spiace sinceramente che questa presenza sia stata interpretata e strumentalizzata, attribuendole addirittura il fine di voler influenzare il dibattito parlamentare. Niente di più errato, che rasenta la diffamazione e la delegittimazione dei deputati in parlamento***.

Una nota più positiva: Dal mondo dell’economia sono già arrivati importanti segnali in merito alla disponibilità a implementare rapidamente delle misure concrete e praticabili sia a livello di singola azienda, sia a livello di comparto territoriale. Il lavoro in questo senso sta proseguendo, non da ultimo grazie agli impulsi e agli stimoli proposti da ASSEA. L’auspicio è ora che il Consiglio di Stato, dando seguito al mandato del parlamento, avvii al più presto una procedura di consultazione seria e approfondita, chiudendo questo periodo di contrapposizioni sorde e aprendone uno di dialogo vero. La decisione presa dal parlamento cantonale lo scorso 17 dicembre dovrà permettere a tutti gli attori coinvolti e interessati alla riduzione del traffico di concentrarsi su questo vero problema, e non su delle misure fiscali che non lo influenzano minimamente.

Nei prossimi giorni ASSEA annuncerà una conferenza stampa dove indicherà le sue proposte e il suo piano di azione.

Michele Dedini, Presidente ASSEA

*** Comprensibile la deplorazione dell’ASSEA per l’infelicissima sortita del consigliere di Stato, ampiamente riferita dai media. Siamo però certi che Zali, senza bisogno di alcuna particolare sollecitazione, abbia capito da solo che è una pessima idea quella di offendere il Parlamento.