COMUNICATO

Il Tribunale federale ha accolto il ricorso contro la riduzione dei posteggi

Con Sentenza di data 18 dicembre 2014 il Tribunale federale ha annullato le modifiche del Regolamento della legge sullo sviluppo territoriale (RLst), emanate dal Governo cantonale, che prevedevano una forte riduzione del numero dei posteggi realizzabili.

In attesa di conoscere le motivazioni della Sentenza del tribunale federale ASSEA, l’Associazione Economia e Ambiente, prende atto con piacere dell’esito della vertenza, tornando a ribadire l’importanza del rispetto dei principi di legalità e di proporzionalità al momento dell’esame delle modifiche normative in materia di posteggi. Il problema del traffico è un problema che non può essere risolto con misure improvvisate e disposte senza esperire le regolari procedure di consultazione imposte dalla legge.

Il Comitato di ASSEA e tutti i suoi membri hanno preso atto con piacere dell’esito del ricorso al Tribunale federale presentato dalla Disti e da un privato, entrambi patrocinati dall’Avv. Gianluca Padlina. Il ricorso era stato presentato direttamente contro le disposizioni pubblicate sul foglio ufficiale dal Consiglio di Stato e non contro una decisione di applicazione delle stesse, utilizzando la possibilità, prevista dalla legge sul Tribunale federale (LTF), di sottoporre un atto normativo alla verifica del Tribunale federale, in modo da permettere di verificarne la conformità con il diritto superiore.

È qui utile ricordare che il ricorso verteva essenzialmente su tre ragioni distinte ma tutte riconducibili ad una violazione della base legale (gli art. 42 e 43 Lst) che aveva attribuito al Consiglio di Stato la facoltà di definire, attraverso l’emanazione di disposizioni regolamentari, il numero di posteggi realizzabili al servizio di edifici privati non residenziali.

In sostanza, i ricorrenti rimproveravano al governo cantonale 1) di non aver esperito alcuna procedura di consultazione sulle controverse modifiche, nonostante le legge imponesse di farlo, 2) di non aver proceduto ad alcuna verifica dei parametri previgenti, nonostante la legge imponesse di fare anche questo e 3) di aver posto in essere delle disposizioni estremamente restrittive e penalizzanti, inconciliabili il limite della competenza legislativa fissato dal Gran Consiglio, che aveva stabilito come quadro di riferimento le norme VSS (emanate dall’Associazione svizzera dei professionisti della strada), applicate in tutta la Svizzera.

Lo scorso 12 novembre 2014 nel quadro di una propria conferenza stampa ASSEA aveva avuto modo di presentare al pubblico la perizia elaborata dallo studio d’ingegneria CSD Ingegneri SA, che dimostrava che le modifiche delle disposizioni del RLst riguardanti i posteggi non solo non sarebbero state in grado di ridurre il traffico ma addirittura avrebbero potuto peggiorare la situazione. A risultare particolarmente problematica risultava essere la modifica del sistema di classificazione dell’offerta del trasporto pubblico con parametri assolutamente irrealistici e lontani dalle norme VSS.

In attesa di conoscere nel dettaglio le ragioni che hanno spinto l’Alta Corte di Losanna ad accogliere le richieste formulate dalla DISTI, ASSEA torna a ribadire che per cercare di risolvere i problemi del traffico è indispensabile che tutti gli attori coinvolti, pubblici e privati, si siedano ad un tavolo e procedano a ricercare assieme delle misure praticabili per cercare di raggiungere il risultato auspicato. Con l’improvvisazione e con le forzature non si ottiene nulla, se non controversie giudiziarie che, evidentemente, non giovano a nessuno. L’auspicio di ASSEA è quello che la Sentenza del Tribunale federale non serva ad alimentare sterili polemiche ma funga invece da stimolo per attivare un dialogo costruttivo grazie al quale convogliare gli sforzi di tutti verso l’obbiettivo comune, che deve essere quello di riuscire ad individuare misure che possano realmente ambire a portare dei risultati concreti.

Dal canto suo ASSEA continua a lavorare alacremente e, a inizio gennaio, procederà a presentare al pubblico le proprie proposte volte alla riduzione del traffico veicolare. Proposte che si spera potranno essere condivise anche dal Consiglio di Stato, che dovrà procedere alla consultazione a seguito della recente decisione del Gran Consiglio di stralciare la tassa di collegamento (senza collegamento) dal Preventivo 2015.

La speranza è quella che il Governo cantonale, in considerazione del fatto che la sua strategia si è rivelata controproducente, decida finalmente di chinarsi sulle pertinenti argomentazioni che le Associazioni economiche portano avanti da tempo e non decida di ignorarle completamente, così come purtroppo è stato fatto sinora.

ASSEA, Associazione Economia e Ambiente

Michele Dedini, presidente

(commento) Il comunicato dell’ASSEA – correttamente, soprattutto da un punto di vista formale – nomina sempre e unicamente il Governo. Ora però bisognerebbe verificare di quale consenso goda (e abbia goduto), all’interno dell’Esecutivo, il “regolamento Zali” testè bocciato dal Tribunale federale