Beh, ci sarebbe anche un’altra parola.

Il quattro è diventato cinque e l’anno è diventato nuovo ma Manuele Bertoli non demorde e scrive il suo compitino sulla pagina Facebook. Irremovibile (proprio per non scrivere insopportabile, che sarebbe poco cortese).

Poiché il popolo – nel quale secondo i socialcomunisti risiede la saggezza – si è comportato da scemo, occorre correggerlo. Lui lo farà.

Bertoli xyzIl presidente di Economiesuisse Heinz Karrer, per attuare l’articolo costituzionale approvato il 9 febbraio scorso, propone oggi di introdurre una clausola di protezione generale da attivare quando l’immigrazione supera una determinata soglia, ma di fatto talmente alta da non mettere in pericolo gli accordi bilaterali.

Non concordo affatto con un’applicazione edulcorata della norma costituzionale, tale da rendere lettera morta la votazione popolare dello scorso anno. Le sole due opzioni politiche possibili sono quindi l’applicazione effettiva dell’iniziativa UDC, con le sue conseguenze positive e negative, o quella che ho indicato da tempo, il suo superamento passando da un nuovo voto popolare, trasparente e democratico. In politica le scorciatoie non sono ammissibili e non fanno onore a chi le propone.

Chi crede nella politica dei contingenti ha diritto di vedere in concreto quali saranno davvero i benefici e i problemi che questa scelta comporta. Io rimango a favore della seconda opzione, il superamento della scelta del 9 febbraio, ma questo deve passare da una nuova chiamata alle urne degli svizzeri e da contemporanee misure di tutela dei lavoratori residenti con contratti collettivi, minimi salariali, controlli e sanzioni per chi sfrutta la situazione ed agisce contro gli interessi generali, non da scappatoie legali antidemocratiche.

Manuele Bertoli