I Verdi denunciano il sessismo dei picchiatori PS (titolo originale)

(nota) Pare che questi “picchiatori web” siano in pratica… il Mordasini del Diavolo, il quale avrà la necessità di far parlare ogni tanto di sé e a tal fine utilizza la provocazione.

Normalmente si pensa che i “molestatori” siano biechi e ignoranti personaggi di estrema destra, di regola UDC o seguaci di Jean-Marie o Marine le Pen. Spregiudicati e assatanati sino al punto di usare le “gocce KO” per “farsi” qualche appetitosa donzella (verde o rossa che sia). Ora scopriamo, sgomenti, che i molestatori sono socialisti, quel nobile partito votato all’umanesimo e al progresso che da poche ore ha accolto tra le sue braccia Ducry (ma lo aspettava da una vita…)

Che dire? Beh, non si è mai finito di imparare!

  Mordasini bI Verdi, con rammarico ma senza stupore, sono purtroppo nuovamente costretti a denunciare l’ennesimo attacco di odio politico da parte di esponenti socialisti. I picchiatori sul web del PS, questa volta, pur di denigrare il nostro partito e la nostra azione politica, sono caduti nel più basso sessismo che di certo non fa onore alla storia di un grande partito.

Un esponente di spicco che si occupa della comunicazione del PS, infatti, ha ripetutamente insultato e offeso le nostre due candidate al Consiglio di Stato Maristella Patuzzi e Tamara Merlo. La presidente del Comitato dei Verdi, Tamara Merlo, è stata bollata come “l’emerita nessuno”. Mentre Maristella Patuzzi, presidente dei Giovani Verdi, definita la “gnocchetta bionda”, è apostrofata come “la Mara Carfagna della situazione”, la cui presenza in lista sarebbe motivata dalla volontà di attirare elettori interessati più al suo aspetto fisico che alle sue qualità umane e politiche. Il tutto espresso con ben altra “eleganza” rispetto a questo nostro pudico riassunto.

Attacchi simili si sono avuti pochi giorni dopo, dalla medesima fonte, contro Elisabetta Gianella, definita “sciacquetta” e gratificata di una serie di osservazioni improntate al peggior maschilismo.

Naturalmente, se le persone oggetto di questi attacchi non fossero state donne, difficilmente si sarebbero utilizzate certe espressioni denigratorie e certi concetti. Ancora una volta mentre si fa testimonianza, a parole, di interesse nei confronti della partecipazione delle donne alla vita politica, alla prima occasione scatta il linciaggio verbale delle candidate per il semplice fatto di essere donne e, gravissima colpa, “carine”.

Di fronte a questa violenza e a questo odio, purtroppo reiterato ormai da mesi, non si può che restare scioccati. Vi sarebbe da credere che i vertici del PS condividano questo modo di agire, considerato il complice silenzio con cui il partito tace di fronte a questi continui attacchi di squadrismo via internet.

Fortunatamente i militanti e gli elettori socialisti hanno già da tempo preso le distanze da questo modo indegno di fare politica. E in moltissime e moltissimi hanno già manifestato la loro solidarietà per chi subisce questi vili attacchi.

I Verdi continueranno a denunciare e ad opporsi a questo degrado politico. E al contempo proseguiranno con ancora più determinazione a proporre soluzioni concrete per i problemi che stanno a cuore ai ticinesi: in primis lavoro e ambiente. Restiamo convinti, infatti, che l’unico modo per combattere l’odio che sgorga senza sosta dai picchiatori prezzolati del PS sia quello di rispondere con l’ottimismo, l’ascolto delle persone, il lavoro e la forza delle idee e delle proposte.

I Verdi del Ticino