La Lega e i Verdi del Ticino cercano di sabotare l’accordo tra Svizzera e Italia sulle questioni fiscali, e così mandare più di mille impiegati di banca in disoccupazione!

COMUNICATO

I verdi liberali Ticino si rallegrano per il recente passo avanti nelle trattative in direzione della firma di un accordo fiscale con l’Italia che a nostro parere così come formulato è un buon accordo che risolve i punti cruciali dell’annosa controversia con la vicina penisola sulle questioni relative allo scambio automatico di informazioni e sull’imposizione dei frontalieri.

Il Ticino raggiungerebbe con la firma di detto accordo così i suoi obiettivi principali e cioè in particolare sia quelli di preservare inalterata la competitività tipica della sua piazza finanziaria scongiurando nel caso di mancato accordo il probabile trasferimento di capitali in gestione verso altre destinazioni, che di finalmente regolare l’annosa pendenza della fiscalità sui frontalieri aumentando la trattenuta fiscale del Cantone, passo quest’ultimo che permetterà di favorire una più corretta gestione dei flussi del lavoro pendolare ed il riassetto delle distorsioni causate dal dumping salariale, sostituendo così un accordo non più attuale del 1974, causa di forti malesseri del nostro Cantone. Accordo questo che in attesa di firma definitiva, i verdi liberali Ticino appoggiano con determinazione convinti che la sua eventuale non accettazione possa far perdere al Ticino importanti risorse fiscali oltre a mettere in serio pericolo più di mille impieghi della piazza finanziaria.

I verdi liberali Ticino condannano dunque il pericoloso atteggiamento meramente di opportunismo elettorale perpetrato da Lega e i Verdi del Ticino che si mette irresponsabilmente in contrapposizione alla risoluzione effettiva ed imminente di problematiche da tempo in fase di difficili trattative con l’Italia.

Verdi liberali Ticino