Rubo al Mattino della Domenica di oggi questo testo severo e realistico, veramente notevole (il dr. Fontana interviene quale opinionista ospite).
Karl Popper, uno dei più grandi filosofi del ‘900, strenuo difensore della tolleranza e della libertà, scriveva: “Invero è qui che la tolleranza ha i suoi limiti: se noi concediamo all’intolleranza il diritto di essere tollerata, allora noi distruggiamo la tolleranza, e lo stato di diritto”. Ci avvisava, poi, degli effetti nefasti del relativismo, così in voga oggi in Occidente, secondo cui tutto è uguale: il bene ed il male non esistono, tutte le culture si equivalgono ed anche Gesù, Maometto e Budda la pensavano alla stessa maniera. Un po’ come Hitler e Gandhi.
La strage di Parigi è solo un piccolo assaggio di quanto ci riserva il prossimo futuro, in un’Europa in pieno declino morale e culturale, ancor prima che economico e militare, letteralmente invasa da moltitudini di migranti, resi fortissimi dalla disperazione e, in troppi casi, dal fanatismo religioso più bieco ed intollerante. Bisogna essere ciechi per non vederlo: il sogno di una società multietnica civile e pacifica è morto. Era pura utopia, concepita da persone distaccate dalla realtà od in malafede. Il mondo è squassato da guerre e conflitti d’intensità ed estensione crescenti, in gran parte orchestrati da poteri economici che, pur di alimentare la propria ricchezza, non esitano a causare drammi umani di portata epocale. Il Papa ha detto recentemente che la Terza Guerra Mondiale è già cominciata, solo si sta diffondendo progressivamente. Temo che abbia ragione. E che pensare di poterla fermare ora, rimanendone immuni, è pura illusione.
Certo, potremmo almeno cominciare a prepararci per cercare di contenere in qualche modo l’onda di piena. Ma non credo che lo faremo. Non dimezzando gli effettivi dell’esercito. Non lasciando svuotare le nostre banche da governi stranieri che depredano i propri cittadini con modalità da Sceriffo di Nottingham. Non “custodendo” il nostro oro nei forzieri degli Americani. Non continuando a farci prendere in giro da governanti deboli ed incapaci, campioni del relativismo stigmatizzato da Popper, pronti a servire tutto e tutti, tranne i reali interessi della Nazione. Non mostrandoci deboli e vili con i violenti ed i fanatici che ci s’insinuano in grembo per poi disprezzare la nostra cultura e pretendere d’imporci la loro. Non tollerando l’intollerabile.
Dr. Pio Eugenio Fontana, presidente di “Libertà e valori”