Jack 1111Ticinolive segue da vicino e con interesse la campagna elettorale della candidata PLR al Governo avv. Natalia Ferrara Micocci. Una campagna accuratamente concepita, ben strutturata, aggressiva, inventiva, dotata di mezzi. Con Natalia era stata concordata un’intervista che, per normalissime e varie ragioni, non si è ancora potuta realizzare.

Ticinolive dà oggi la parola al direttore del Dipartimento Istituzioni on. Norman Gobbi, che è (in un certo senso) l’avversario “diretto” dell’avv. Micocci. Oggetto del contendere: alcune dichiarazioni televisive della candidata sull’operato del consigliere di Stato leghista.

Gobbi 3dal blog www.vais.ch

Purtroppo non ho avuto il piacere di seguirla in diretta, ma diverse persone mi hanno riferito dell’intervista della signora Ferrara Micocci, candidata al Consiglio di Stato per il PLR, durante la trasmissione online di Ticinonews “A tu per tu”. Rispondendo a una domanda posta dal pubblico a casa, la candidata ha affermato che negli ultimi quattro anni il sottoscritto, e di riflesso il Dipartimento delle istituzioni, non ha fatto nulla di significativo. Nessun progetto, nessuna riforma. Ora, visto che la campagna elettorale in casa PLR è già iniziata da molto – troppo! – tempo, posso anche comprendere la tendenza a strumentalizzare la discussione, ma non posso tollerare che il lavoro svolto con grande impegno dal sottoscritto e dai collaboratori del mio Dipartimento venga denigrato in questo modo.

Che una già Procuratrice pubblica, riduca l’importante progetto di riorganizzazione della giustizia cantonale denominato “Giustizia 2018” a un semplice “spostamento di uffici” è un’affermazione errata. Essa denota l’assenza di conoscenza delle attività legate all’amministrazione della giustizia portate avanti dal Dipartimento delle istituzioni, oltre che ad una mancanza di rispetto nei confronti dei suoi ex colleghi procuratori, giudici, avvocati e di tutti coloro che in questi anni hanno partecipato attivamente ai gruppi di lavoro che hanno contribuito ad elaborare una serie di misure volte a migliorare l’efficienza e l’efficacia del potere giudiziario. Tanti professionisti che hanno messo a disposizione il loro tempo e le loro energie con un unico scopo: concretizzare un apparato giudiziario moderno, a beneficio dei cittadini. “Giustizia 2018” è un progetto che ho fortemente voluto e a cui tengo molto. Anche nei mesi che precedono le elezioni, periodo durante il quale sarebbe facile e forse politicamente più pagante per il candidato in corsa se i dossier rimanessero chiusi nei cassetti, mi sto prodigando, assieme ai miei collaboratori, alfine di concretizzare le proposte formulate dai vari gruppi di lavoro; proposte tangibili, che possono anche dividere e a proposito delle quali si può naturalmente discutere, ma che perseguono sempre l’obiettivo di dare una giustizia migliore ai cittadini.

Per quanto concerne il rilascio dei permessi, altro argomento sul quale la signora Ferrara Micocci ha indicato la sua soluzione, vi è alla base un problema legato agli Accordi bilaterali, contro i quali la Lega dei ticinesi ha sempre combattuto a viso aperto. Questi accordi infatti non permettono – e questo la signora Ferrara Micocci in qualità di avvocato lo sa sicuramente molto bene – un controllo sistematico dei precedenti penali di tutte le persone che richiedono un permesso. In questi quattro anni, il Dipartimento delle istituzioni ha però dato priorità alla qualità degli accertamenti sui singoli dossier, ottenendo risultati importanti. Ad esempio, negli scorsi quattro mesi, come riportato dai quotidiani settimana scorsa, ben prima dell’intervista “A tu per tu”, i controlli sui permessi B hanno consentito di rilevare una cinquantina di abusi, trenta dei quali hanno portato alla revoca del permesso; inoltre, è stato sviluppato un efficace sistema di collaborazione tra le autorità cantonali e quelle comunali, che favorisce un continuo scambio di informazioni. Quanto al fatto che i permessi in Ticino vengano concessi in tempi record, mi piacerebbe sapere quali siano le sue fonti, poiché gli attuali tempi di attesa si aggirano sui tre mesi.

Per non aprire poi il capitolo sulla sicurezza, dove sono state investite molte energie e risorse, e dove i risultati sono tangibili, e sui quali potremo esprimerci nelle prossime settimane. Nel frattempo vi rimando alla pagina specifica del mio sito in fondo a questo articolo.

“Soluzioni senza scorciatoie” ***, recita uno dei miei slogan. Questo poiché il Ticino sarà confrontato nell’avvenire a sfide complesse e per le quali non esistono soluzioni magiche. Occorrerà avere il coraggio di affrontare questo percorso difficile attraverso un lavoro costante, com’è stato fatto dal mio Dipartimento in questa legislatura, checché ne dica la signora Ferrara Micocci. Un lavoro svolto da tutti con grande impegno e sempre focalizzato su un unico obiettivo: accrescere la fiducia del Popolo ticinese nei confronti delle istituzioni del nostro Cantone e, soprattutto, portare un servizio di valore a tutti i cittadini!

Norman Gobbi, consigliere di Stato

Nota. Uno slogan prudente, così poco leghista nello stile! (Red)