Avvertenza. Questo è il terzo comunicato di deplorazione che Ticinolive pubblica, in poche ore. Sia ben chiaro che, per par condicio, il portale è disposto anche a pubblicare comunicati di sostegno (se ci sono).

Indignados 1

COMUNICATO STAMPA

I Verdi prendono atto con indignazione delle inqualificabili dichiarazioni della Consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf. La ministra delle finanze offende ancora una volta il popolo ticinese, prestandosi senza pudore o vergogna all’opera di sabotaggio della volontà popolare espressa il 9 di febbraio.

Widmer-Schlumpf, con le sue dichiarazioni, conferma di voler anteporre gli interessi dei poteri forti nazionali e sovranazionali a quelli del popolo e della nostra Confederazione. In combutta con i partiti storici e le lobby economiche e finanziarie che la “tengono in vita” sulla poltrona di Consigliera federale, la ministra – in una fase delicatissima nei rapporti tra Svizzera e UE – offre su un vassoio d’argento a Bruxelles il cavallo di Troia per calpestare la nostra costituzione e cancellare definitivamente nostra sovranità nazionale.

Questo grumo di poteri forti, che usa tattiche vergognose per aggirare la democrazia diretta, sconfina purtroppo anche nel nostro Cantone, replicando in salsa ticinese questa sorta di Santa alleanza asservita all’UE, che trama con ogni mezzo contro la democrazia e che spazia dall’attuale presidente del Consiglio di Stato fino ai peggiori profittatori del mondo economico.

I Verdi ribadiscono che si batteranno fino all’ultimo a difesa della volontà popolare. E confermano una battaglia senza quartiere contro l’accordo-truffa con l’Italia siglato proprio da Widmer-Schlumpf sulle spalle dei ticinesi. Accordo, peraltro, dove già la ministra aveva accettato l’inaccettabile clausola anti 9 febbraio, svelando in anticipo le sue intenzioni.

I Verdi invitano infine il Gran Consiglio a votare con la massima urgenza le due risoluzioni depositate dal nostro movimento contro le sciagurate iniziative anti-ticinesi messe in atto da Widmer-Schlumpf: la tassazione à la carte per i frontalieri e l’accordo-truffa con Roma.

I Verdi del Ticino