Nei confronti della Confederazione
“Che la politica prenda una posizione chiara” (titolo originale)

limoni da spremereCome al solito, i nostri falsi rappresentanti politici, tentano di ingannarci adottando ogni strategia possibile, compresa naturalmente quella della menzogna. Pensiamo per esempio alla nostra Sommaruga che, riferendosi al voto Popolare del 9 febbraio 2014, ha dichiarato che votando democraticamente e responsabilmente un’iniziativa popolare, ci siamo messi in difficoltà da soli. Balle montate ad arte per mascherare il vero intento del Consiglio federale e cioè quello di trascinarci in Europa senza dircelo.

I negoziatori (uno su tutti il mitico Rossier) hanno atteso che l’UE dicesse che la libera circolazione non è negoziabile per confermare la loro intenzione di affossare il voto del 9 febbraio. Ma questi ceffi sanno cosa vuol dire negoziare? A questo punto tanto varrebbe riattivare la domanda di adesione all’Unione Europea… Tra le altre cose disgustose accadute di recente c’è anche la decisione del Tribunale federale che ha sancito come il diritto internazionale primeggi su quello svizzero, si ricorderà infatti la sentenza che ha annullato l’espulsione di un trafficante di droga macedone. Ma stiamo scherzando? Ma sto cavolo di Tribunale Eurofederale come può considerarsi al di sopra del Sovrano, in netto contrasto con l’articolo 2 della Costituzione federale? Se non fermiamo questi assassini della nostra storia di successo, sarà la fine ed è per questo che, come nel 1992, tra poco saremo chiamati alle urne per esprimerci circa l’Accordo quadro sull’integrazione istituzionale della Svizzera nell’UE che si spera venga massicciamente rifiutato. Non dimentichiamo che la democrazia diretta è l’unico antidoto che ci resta contro l’anti democratica Unione Europea che tanto ci disprezza (ma che ci vorrebbe inglobare per spremerci come limoni). La battaglia deve però iniziare dal Cantone e quindi cerchiamo di eleggere rappresentanti che vogliano lottare insieme per un futuro migliore.

Mauro Damiani, candidato al Gran Consiglio (Lega)