Ay Giappone 2Pace, neutralità e sovranità le parole d’ordine

Nonostante la campagna elettorale in corso, il Partito Comunista non si scorda il suo lavoro a favore della cooperazione multi-laterale e l’amicizia fra i popoli, coerente con la propria analisi secondo cui la Svizzera può ritrovare un proprio ruolo nel nuovo assetto geopolitico in corso di definizione se manterrà la propria neutralità e se riuscirà a emanciparsi dall’Unione Europea, aprendosi invece a relazioni più ampie con l’Asia.

Nella giornata di ieri Giulio Micheli (che sarà pure candidato al Granconsiglio in aprile) era a Tokyo per un incontro con il Dipartimento Esteri del Comitato Centrale del Partito Comunista Giapponese (JCP), uno dei partiti comunisti non al governo fra i più grandi al mondo: una forza politica che raccoglie circa il 11% dei consensi elettorali sul piano nazionale con ampie diramazioni nella società civile e quasi mezzo milione di militanti.

Giulio Micheli ha portato i saluti del segretario del PC Massimiliano Ay e ha analizzato con gli esponenti giapponesi alcuni punti di convergenza fra i nostri due partiti e i rispettivi paesi. Anzitutto è stata presentata la volontà di Berna di uscire dall’energia nucleare, posizione sostenuta anche dal PC. Una rivendicazione, questa, che pure il JCP fa propria in modo prioritario soprattutto dopo il grave incidente di Fukushima.

Il tema della pace è stato affrontato ricordando come a seguito della sua sconfitta bellica la Costituzione giapponese (art. 9) non prevede il diritto di disporre di forze armate ordinarie. Aspetto, questo, che l’attuale governo nipponico vorrebbe modificare in opposizione invece al JCP. In tal senso i comunisti giapponesi hanno lodato la politica di neutralità elvetica e hanno espresso il loro impegno per un Giappone non allineato e demilitarizzato, così da raggiungere il pieno conseguimento della sovranità nazionale attualmente violata dalla presenza di oltre un centinaio di basi militari USA sul proprio territorio. In tal senso Giulio Micheli ha sottolineato la necessità anche per la Svizzera di bloccare ogni collaborazione militare con la NATO e Israele. Convergenza si è pure registrata per quanto riguarda la cooperazione multilaterale in particolare con le economie emergenti.

Partito Comunista (com.)