Riceviamo e immediatamente pubblichiamo il comunicato stampa della candidata PLR al Consiglio di Stato avv. Natalia Ferrara Micocci.

La quale usa il Mattino della Domenica per accendere il caminetto. Con evidenza assoluta l’on. Robbiani non può – in un tentativo di perversa simmetria – usare la candidata per accendere il suo. Un conto è bruciare un giornale (ci sarebbero altre possibilità: Corriere del Ticino, Regione, Giornale del Popolo, Caffè, ecc.), tutt’altra cosa bruciare le persone!

È solo un feeling ma secondo noi Robbiani si è scusato perché i suoi gliel’hanno fermamente chiesto. Se così è, hanno fatto bene.

Nel testo di Natalia non manca una frecciatina al partito “di maggioranza relativa in Consiglio di Stato”. Su questo fatto (anche psicologicamente) si può giocare: Dipartimento delle Istituzioni ed ex Tribunale d’Appello.

Rogo BrunoGiordano Bruno al rogo in Campo de’ Fiori

Il deputato della Lega e municipale di Mendrisio Massimiliano Robbiani si è scusato pubblicamente per le raccapriccianti frasi pubblicate su Facebook contro di me. Ci sarebbero certamente gli estremi per una denuncia penale nei suoi confronti e per la richiesta di un risarcimento, che avrei indubbiamente devoluto in beneficenza. Ho però deciso di agire diversamente. Non credo che la priorità sia la condanna dell’esponente leghista che avrebbe voluto darmi fuoco e poi ha cambiato idea: si è già condannato da solo.

Mi preme invece ringraziare chi ha espresso il suo sdegno e invitare tutti a una riflessione comune. In più occasioni ho sottolineato l’importanza di un confronto politico rispettoso e, in futuro, insisterò ancora. Per fortuna non sono la sola ad essere preoccupata: in tutti i partiti, o quasi, ci sono donne e uomini che non temono di dire che la misura è colma.

Dove ci porterà la crescente violenza verbale del confronto politico? Cosa diventeranno – e fino a quando potranno restare liberi – spazi di comunicazione come le reti sociali o i blog se continueranno a ospitare anche insulti, intimidazioni, volgarità, sessismo e minacce? Come non vedere, ed è successo anche stavolta, che parole come quelle del signor Robbiani suscitano in rete reazioni orribili di imitazione?

I cattivi esempi sono anche grandi responsabilità. Anche per questo motivo, mi chiedo fino a quando l’attuale partito di maggioranza relativa in Consiglio di Stato potrà rimanere pubblicamente silente davanti a certi comportamenti, anche ripetuti, di suoi esponenti. In qualsiasi altro Cantone svizzero cosa sarebbe successo? Pensiamoci.

Natalia Ferrara Micocci