OlimpiaMentre la scadenza drammaticamente si avvicina, le parole si fanno via via più grosse. Il Mattino, nella sua tambureggiante campagna in favore del “voto utile”, bolla così il terzetto di granconsiglieri UDC: trio del rancore (anti Lega).

Ora, è chiaro che la “svolta” dei democentristi che li vede – in queste elezioni per il Consiglio di Stato – oggettivamente (anche se nessun liberale radicale lo ammetterà mai) alleati del PLR, desta nella Lega una certa inquietudine non disgiunta da una notevole rabbia. D’altra parte il Mattino dovrebbe ammettere che l’UDC è stata sempre trattata come una forza minoritaria e secondaria, in parte ideologicamente vicina, da usare, e senza troppi complimenti. Noi non pensiamo che si possa parlare di “rancore” o di “invidia”. Semplicemente, i democentristi hanno deciso di tentare un’altra strada, poiché la strada della “sinergia” li ha profondamente delusi.

Un giornalista autorevole (che prende talvolta il caffè all’Olimpia) mi parlava così: “Se la Lega si conferma senza l’apporto dell’UDC, dà un bel segnale di forza”. Mostrandosi tuttavia possibilista e oscillante: “Pensavo che il PLR potesse…” “Però il sondaggio Mésoniat-Pisani è serio…” “La Lega è in vantaggio…” “Avete una cioccolata densa?” (Vorrei vedere se l’Olimpia, attorno al cui tavolo ovale lo Stammtisch del blasonato Lions Club Lugano si riunisce ogni venerdì che Dio manda, possa non disporre di una “cioccolata densa”)

“Naturalmente signore. La desidera con panna?”

Poscritto. Ciò che Gabriele Pinoja mi ha detto sabato a Bellinzona non coincide esattamente con il tenore di un commento (rilevante) di Mésoniat, che  accompagnava il risultato del primo sondaggio.