L’ho incontrata al Sass Café all’aperitivo politico (con Beltraminelli, Farinelli e Pamini) organizzato da Francesco Soldati e ipso facto abbiamo combinato l’intervista. Lara Filippini si sente perfettamente a suo agio nel suo partito (che, sottolinea, non è “maschilista” anche se non ha molte donne), ama la politica, ammira Oskar Freysinger e Christoph Blocher, NON ammira… … (ma non voglio rovinarvi la sorpresa, leggete sino alla fine).

Un’intervista di Francesco De Maria.

Filippini 3Francesco De Maria   Come si è svolta, sinora, la sua campagna?

Lara Filippini   Non mi sono “strappata i capelli” come alcuni candidati che con comunicati stampa annunciavano la loro discesa in campo o siti internet e pagine di social network ad hoc. Mi sto comportando normalmente, come sempre, anche perché penso che in questi quasi quattro anni (ma anche prima come Presidente dei GUDC TI) la gente abbia imparato a conoscermi e a capire l’impegno che metto in tutto ciò che faccio. Non bisogna cambiare il proprio stile e il proprio modo di essere solo perché si è in periodo elettorale! La mia campagna si è svolta tra dibattiti in televisione, interviste online e in auto, interviste da alcune testate giornalistiche ticinesi, dibattiti radiofonici, articoli, uso dei social network ed invio di cartoline a tutti i fuochi in alcuni comuni dove penso di aver possibilità di “crescita”. Ovviamente cerco di partecipare anche a qualche aperitivo o evento, ma senza mai strafare, perché mi piace stare in mezzo alla gente e discutere non farmi vedere 5 min e poi chi si è visto si è visto.

L’alleanza elettorale UDC-AL-UDF ha solo pregi? (me li illustri) O anche difetti? (idem)

LF   Pregi: per l’ 80-90% dei temi c’è un accordo pressoché totale, ma per un 10-20% ci sono temi sui quali le opinioni divergono e non potrebbe essere altrimenti visto che siamo tre partiti diversi seppur riuniti sotto un unico cappello, “La Destra”. Infatti non è strano incappare in opinioni differenti tra i vari candidati riguardo ad alcuni temi. Ad esempio Paolo Pamini si è dichiarato favorevole alla liberalizzazione della canapa, mentre io sono assolutamente contraria!

Secondo lei la martellante campagna per un “voto utile” condotta dalla Lega e dal Mattino avrà successo?

LF   Mi annoia questa “campagna” al di là da chi provenga, perché credo che il voto di tutti è un voto utile e un cittadino deve sentirsi libero di potere sostenere chi crede. Noi siamo a disposizione dei cittadini ticinesi e abbiamo dimostrato con i fatti che in questa legislatura abbiamo affrontato con serietà ed impegno il mandato che ci è stato affidato in Gran Consiglio (priorità ai disoccupati – modello di Ginevra, priorità agli apprendisti ticinesi, aggiornamento del moltiplicatore comunale per il calcolo d’imposte alla fonte, ecc.). Ora chiediamo la stessa fiducia, anzi di più, per poter fare ancora meglio, sostenendo la lista e i candidati sia al Consiglio di Stato che al Gran Consiglio.

L’ambiente politico della Destra non è un po’ troppo maschilista? Perché le candidate sono così poche? Sarebbe contenta di avere (nel partito) una rivale donna?

LF   No, non lo trovo per nulla maschilista. Mi sono sempre trovata a mio agio nel mio partito, perché non mi si è dato spazio solo perché donna, ma perché, grazie al mio impegno, mi sono fatta conoscere e valere. Donne ce ne sono, ma forse si ha l’impressione che io sia quasi l’unica solo perché sono entrata a 24 anni nel partito e mi sono data anima e corpo in tutti i progetti, in particolare per la sezione giovani che ho ricostituito nel 2007.

Qual è il suo miglior successo, in quattro anni, come granconsigliera?

LF   Come partito di minoranza e dichiaratamente di destra, è arduo portare in porto progetti contro alleanze partitiche ostili e veti incrociati. Al di là del loro successo o no, posso però dire di essere fiera di certi miei atti parlamentari. Un esempio tra i tanti è la proposta di risoluzione volta a mantenere lo svincolo autostradale di Sigirino, e anche se accantonata, ha contribuito a smuovere le acque a sostegno del rapporto della commissione Vedeggio Valley e la recente apparente disponibilità di Berna a discuterne. Un successo indiretto, ma non ha importanza da chi venga portata avanti una buona idea, l’importante è che avanzi.

Tra Natalia Micocci, Sabrina Gendotti e Amalia Mirante qual è la sua preferita, e perché?

LF   Sono tutte e tre persone (notiamo bene che non uso termini di genere!) valide, ma non ho una preferita. Al massimo potrei dire che con Amalia Mirante non ho proprio nessun punto in comune!

Una critica che si sente in giro è la seguente. Come possono stare sulla stessa lista il superliberista Pamini e i “protezionisti” dell’UDC, che richiedono a gran voce una protezione particolare per i Ticinesi? Non sono per così dire incompatibili?

LF   Come ho risposto precedentemente con AL e quindi Pamini condividiamo molti punti, ma non tutti.

L’UDC può sentirsi alleata (non soggettivamente bensì oggettivamente) con il PLR nel favorire la riconquista del seggio da quest’ultimo perso?

LF   Direi di no. L’UDC con AL e UDF ha una propria lista “La Destra”, noi puntiamo sul nostro gruppo. Con noi si tenterebbe la via del cambiamento mentre se si confermasse un governo fotocopia o simile si assicurerebbe il trantran degli ultimi otto anni. Una minestra non solo riscaldata, ma nemmeno appetitosa. [Preciso il senso che attribuivo alla domanda: la Destra, nel suo tentativo di sottrarre voti alla Lega, non può sentirsi oggettivamente alleata del PLR?]

Nei due sondaggi del GdP “la Destra” non è esplicitamente citata (per ragioni che vengono indicate) ed è relegata mestamente tra gli “altri”. Alcuni esponenti UDC – in particolare Del Don, che ha parlato di “manipolazione” – se ne sono, comprensibilmente, inquietati. La Lega è data vincente sul PLR, in una configurazione assai stabile. Tutto giusto? Crediamo tutto? O diffidiamo?

LF   I sondaggi lasciano sempre il tempo che trovano e do loro il giusto peso, o meglio, non gliene do più del dovuto. Si ricorda l’iniziativa sui minareti? La davano per spacciata i sondaggi, molti erano pronti a stappare champagne, e invece vincemmo su tutta la linea! Riguardo al sondaggio GdP, mi risulta difficile comprendere come un partito che fa gruppo in Gran Consiglio, sia relegato con “altri” e poi noi nel 2011 non avevamo fatto la lista per il Consiglio di Stato. Da quel che ho saputo molte persone contattate si sono rifiutate di rispondere, ma non si evidenzia ciò. Insomma, un sondaggio che non è un sondaggio e che rimando al mittente!

Che cosa manca a questa UDC Ticino per raggiungere un peso compatibile con la sua appartenenza al primo partito svizzero?

LF   Non manca nulla, semmai è mancata all’UDC degli anni ’90 la “svolta Blocheriana” fino al 1998. In quel momento la Lega era però sul “mercato” già da otto anni e aveva attirato fra le sue fila parecchi elettori filo UDC che poi, negli anni, non hanno ritenuto di dover cambiare partito. Che quest’anno, con LA DESTRA, non sia la volta buona?

Il Mattino della scorsa domenica ha inventato il “trio del rancore” (contro la Lega): Pinoja-Chiesa-Mellini. È evidente che le “nozze 2011” sono finite a piatti rotti e fracassati. Le colpe… stanno tutte da una parte?

LF   Diciamo che non siamo stati trattati benissimo, malgrado il nostro appoggio sostanziale nel 2011. Pace, è così, un giorno ci si ama, l’altro ci si odia, un giorno si farà pace, ma noi continueremo a procedere con le nostre gambe anche perché non si può negare che se su molti punti – specie sulla politica estera – loro concordano con noi, per quel che riguarda il sociale – sull’assistenzialismo ci sarebbe di che discutere – loro concordano piuttosto con i socialisti.

I “verdi populisti” di Savoia hanno qualcosa in comune con l’UDC ?

LF   Populismo è un termine ormai abusato, ma direi di no, abbiamo poco o niente in comune, tranne che siamo concordi che non si possano ogni anno avallare preventivi che non fanno altro che caricare di debiti il Cantone. Certo, hanno sostenuto l’iniziativa UDC “Stop all’immigrazione di massa” con alcune nuances differenti dalle nostre, come su altre tematiche.

Lei è una UDC fedele e convinta. Se fosse costretta a cambiare partito, quale sceglierebbe?

LF   Non capisco la domanda, o meglio, non vedo per quale motivo dovrei essere “costretta” a cambiare. Proprio perché sono una UDC fedele e convinta, se non mi ritrovassi più in questo partito (direi una cosa praticamente impossibile!) smetterei di fare politica.

Com’è organizzata la campagna stampa de “la Destra”? La giudica efficace?

LF   Certo, non abbiamo i mezzi dei partiti storici, ma la nostra campagna è incentrata sulla positività, perché noi crediamo nei Ticinesi, nelle loro capacità e li vogliamo sostenere! I Ticinesi lo sanno fare dunque e aggiungo, anche meglio! Non bisogna inoltre dimenticare, che al di là della campagna elettorale in sé, siamo sempre stati in prima linea per i Ticinesi con Stop all’immigrazione di massa (l’inserimento dei frontalieri e dei padroncini nel testo è opera nostra!) e Prima i nostri, iniziative targate UDC, anche se molti se ne appropriano a torto, perché si sa, conviene.

Che cosa pensa delle idee di Bertoli sulla “scuola che verrà” ?

LF   Progetto intriso di ideologia di stampo socialista e tirato fuori dal cappello in zona Cesarini – giusto prima delle elezioni – molte idee (?), ma poca concretezza. Infatti non sono mancati i malumori, soprattutto nel corpo docenti, che è stato preso poco in considerazione nel suo sviluppo, e infatti la messa in consultazione è stata prolungata proprio per questo motivo, un caso? Direi di no. All’interno si trovano iniziative e proposte difficilmente attuabili nella vita pratica scolastica e non si trovano cifre riguardo la fattibilità e sostenibilità economica. Viste le attuali finanze cantonali, non mi sembra proprio una cosa sulla quale si possa sorvolare. La valutazione poi, sarà un punto molto critico e problematico, dovendo fare il profilo per ogni allievo, una schedatura e per quanto riguarda la concessione della licenza a tutti gli allievi. Oltre a far perdere d’attrattività la professione di docente, si rende molto dura la vita dopo la scuola d’obbligo agli allievi che vorranno trovare un posto d’apprendistato.

Una licenza per tutti porterà poi molto probabilmente a un affollamento al primo anno delle scuole medie superiori. Siamo pronti ad accollarci i costi? Il settore medio superiore sarà in grado di offrire le strutture necessarie per accogliere tanti alunni e di sostenere questi cambiamenti?

I “livelli” nella scuola media sono necessari?

LF   Sì, sono necessari se si vuole una scuola di qualità, ma è innegabile che vadano rivisti. Perché basarsi solo su matematica e tedesco che sono materie logiche? Meglio aggiungere, per controbilanciare, due materie umanistiche come italiano e storia. In ogni caso non si può pensare di toglierli facendo credere ai ragazzi che, a livello di preparazione e maturità, siano tutti uguali, rischierebbero di farsi del male. Farli però entrare dalla porta di servizio, attraverso “curricola differenziati” è prendere per il naso la gente e vanificare la ricerca di un posto di apprendistato. Detto brutalmente è come se un oncologo si fosse specializzato in ciò senza aver conseguito la licenza in medicina, chi lo assumerebbe?

L’iniziativa in favore della Civica viene osteggiata da Bertoli… Rassegnarsi?

LF   Il popolo è stato chiaro, ma Sommaruga docet, fregarsene della volontà popolare è quasi un dovere e poi che c’è di meglio di allievi ignoranti sui propri diritti e doveri? Progetti come la Sessione dei Giovani (di cui sono stata responsabile per il Ticino per sei edizioni), il Forum Cantonale dei Giovani e via discorrendo non bastano ad avvicinare i giovani al dovere civico, ci vuole un’ora dove si insegnino loro le basi per essere dei buoni cittadini. Io, fortunatamente, ho avuto un docente di civica che ci portava anche ai dibattiti e ci lasciava liberi di esprimerci; non per tutti è così!

Che ricordo ha dei suoi insegnanti? Erano (nel complesso) poco o molto politicizzati?

LF   I miei professori non erano militanti in un partito, ma per molti versi erano chiare e lampanti le loro idee politiche di sinistra, per cui bisognava “tacere” per non essere penalizzati nei voti. Solo pochi professori – potrei contarli su una mano – nel mio percorso scolastico ti lasciavano libera di dire le tue idee senza, in un certo qual modo, essere “bacchettata”.

Mi dica, qual è ai suoi occhi il lato peggiore della politica?

LF   Non saprei, di sicuro è allucinante il “teatrino” che ogni anno si presenta in zona preventivo. Ogni anno ci si ritrova a raschiare il fondo della padella e i partiti di governo, invece di chiedere ai propri esponenti in Consiglio di Stato maggior rigore, sembrano colti da una frenesia del “cosa facciamo adesso”? Voci critiche poche, molto poche e, alla fine, gli esponenti in parlamento dei partiti di Governo se ne escono con la solita frase ormai trita e ritrita “voterò il preventivo per una questione di responsabilità”. Devono ancora spiegarmi costoro dov’è la responsabilità di avallare per il 2015 un disavanzo di 120 milioni che graverà sulle spalle dei cittadini, per poi mungerli l’anno seguente con nuove tasse – dichiarate o no – per andare a tappare i buchi del proprio dipartimento. Siamo alla frutta, o si cambia ora o non so dove andremo a finire se continuiamo di questo passo.

Che cosa pensa di Oskar Freysinger?

LF   Un mito! Colto, pieno di energia, simpaticissimo e molto disponibile. Cos’altro posso consigliarvi se non leggere, oltre alle sue opere, il libro di Slobodan Despot (giornalista francese notoriamente in antitesi con le idee UDC) “Oskar et les minarets” (Ed.Favre)? Potreste ricredervi di molti pregiudizi a suo riguardo!

Concludo con una delle mie domande predilette: che cosa pensa di Eveline Widmer Schlumpf?

LF   Se dovessi rispondere “terre-à-terre” penso che mi si dovrebbe censurare o perlomeno sarei travolta dall’ira funesta di qualche femminista a oltranza. Mi limiterò dunque a dire che questa signora non ha tradito solo il proprio partito, ma anche i suoi elettori scegliendo di pugnalare alle spalle l’On. Cristoph Blocher per pura vanità. La sua espulsione per noi è stata solo un’ovvia conseguenza, ma di conseguenze ben peggiori, cui ci ha messo di fronte costei, dovranno rispondere il PS, PPD, Verdi ed alcuni franchi tiratori liberali radicali che l’hanno messa sullo scranno di Consigliera Federale e rieletta pur di farla all’UDC.

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