Visto che sono in casa mia e per ciò stesso godo del diritto di parola, propongo questa variante: cerchiamo di non finire… dove i Socialisti vorrebbero farci finire!

Quanto alla “polarizzazione” sulla sfida (la terza!) Lega-PLR, se Lurati si fosse degnato di chiedere la mia opinione nel giugno 2014 (o anche prima) gli avrei fatto presente che essa era fatale e inevitabile, con buona pace del PPD, del PS, della Destra, eccetera.

È un match cruciale, con una posta molto alta, che potrà condizionare anche le comunali 2016 sulle rive del Ceresio. Per questo i leghisti ci son dentro tutti, non solo Gobbi e Zali, ma Borradori e Quadri e il resto della compagnia.

La Lega ha toccato il suo massimo e incomincia a rifluire, oppure si conferma e consolida il suo primato? Come diceva il buon Amleto “That is the question” (Lui diceva anche, aggirandosi cupo per il castello di Helsingor : “C’è del marcio in Danimarca”, ma era notoriamente un tipo scontroso e intrattabile. Nella foto il sommo Laurence Olivier mentre pronuncia il celebre To be or not to be)

Hamlet 400Il Partito Socialista assiste con grande perplessità al balletto dei sondaggi che nelle ultime settimane si stanno succedendo sulla scena politica cantonale in vista del rinnovo dei poteri del 19 aprile.

Si dipingono scenari a dir poco surreali (con il PPD che guadagna 2 seggi, il PS che scompare dal governo, i Verdi che sono ridotti all’1% e altre amenità del genere), tuttavia con un obiettivo chiaro dietro a quest’intensità di fumogeni: quello di polarizzare l’attenzione dell’elettorato sulla Lega e sul PLR, dimenticando che i destini del Cantone non sono affidati a due soli partiti.

L’obiettivo che sta dietro a quest’operazione qualcuno lo ha comunque espresso in maniera schietta: estromettere i Socialisti dal Consiglio di Stato. Perché? Per poter finalmente dar seguito a quelle politiche di Destra magistralmente esemplificate in queste settimane dal Governo del Canton Zugo (nel quale non siede neanche un Socialista): tagli nella scuola, aumento degli allievi per classe, tagli nella sanità e riduzione dei sussidi di cassa malati.

Il Partito Socialista si rivolge allora al ceto medio ticinese e alle classi più sfavorite per metterli in guardia da questo tentativo, anche un po’ goffo, di penalizzare la stragrande parte della popolazione ticinese. Guardatevi da questi pifferai e votate per il PS, l’unica alternativa a politiche che favoriscono sempre i soliti, arricchendo chi è già ricco e impoverendo chi è già in difficoltà.

Firmato: Saverio Lurati e Pelin Kandemir Bordoli