ARP 2b

Di fronte a una presa di posizione dai toni così perentori e duri un uomo prudente come me non può fare a meno di domandarsi: sarà tutto vero? non saranno esagerazioni? La “materia” delle ARP è (ma non solo) il dissesto famigliare, l’amore spezzato divenuto conflitto, i genitori che si fanno la guerra usando come munizione i figli, eccetera; traversie che provocano grandi sofferenze e terribili frustrazioni. Per questa ragione uno può avere la sensazione (eventualmente soggettiva) di essere una vittima angariata da imbecilli o da sadici criminali.

Quando si trattò di passare dalle vecchie “tutorie” alle nuovissime ARP, ne nacque un dibattito, perché non tutti erano d’accordo. Ci fu assicurato che la nuova organizzazione – con i presidenti professionalizzati – sarebbe stata sì più costosa (s’è mai visto qualcosa che costi meno?) ma in compenso più efficace e di migliore qualità. E adesso dobbiamo leggere: “sconfitta”, “abuso”, “disastro”, “in ginocchio”, “scempio”… (scusate, ho perso il filo).  Per questo, domando, abbiamo votato SÌ ? (Io in verità avevo votato NO, seguendo il consiglio dell’on. Celio).

Le fotografie sono di Ticinolive.

ARP 1bIl 10 aprile scorso, con l’amico Orlando De Maria del Fronte degli Indignati, abbiamo posato la prima pietra per la riforma delle Autorità Regionali di Protezione, quelle autorità nate per tutelare cittadini in difficoltà e che, con metodi di lavoro discutibili, diventano il primo moto abusante della collettività.

La serata informativa, durante la quale è stato spiegato perché le ARP vanno modificate e perché tutti i cittadini sono a rischio, è stata un successo. Un successo di pubblico e di riscontro, un successo per delle persone che, da sole, hanno sottolineato la sconfitta dello Stato.

ARP 3bPerché lo Stato ha creato queste istituzioni e ne ha perso il controllo, distogliendo lo sguardo e permettendo che all’interno delle ARP fosse praticato ogni tipo di abuso.

Ed è una sconfitta cocente: perché quelle stesse persone che oggi chiedono ai ticinesi di essere riconfermate, hanno ampiamente dimostrato di non avere a cuore il futuro dei cittadini. Avere taciuto gli abusi delle ARP non è cosa da poco conto; questo Esecutivo non ha ignorato una bagatella, ha volutamente omesso di intervenire in un ambito che riguarda tutti i cittadini e ne può compromettere la vita senza possibilità di scampo.

Quindi lo Stato, che appoggia le fondamenta proprio sui cittadini, ha deliberatamente deciso di ignorarli dopo averli messi in ginocchio e averne fatto scempio.

ARP 4bQueste serate informative, che verranno replicate in diversi distretti del Ticino affinché un numero sempre maggiore di persone conosca come lavorano le ARP e quali disastri fanno, sono solo l’inizio di un percorso che va fatto ascoltando la gente. Seguirà una proposta parlamentare disegnata attorno alle esigenze delle persone, perché venga scongiurata la paura e si possa tornare a parlare di Stato dalla parte dei cittadini.

Il gruppo di lavoro, chiamato “STOP ARP”, non vuole solo criticare ma vuole apportare un aiuto concreto, istituendo sottogruppi dediti all’ascolto, all’aiuto, alla prevenzione e alla ricerca. Un insieme di persone che mettono a disposizione della collettività le proprie competenze al riparo da interessi economici e politici.

ARP 5bPerché l’unico modo utile di fare politica è quello di concentrare ciò che il popolo vuole e agire di conseguenza. Chiudere gli occhi, girare la faccia altrove, accampare scuse per giustificare l’ingiustificabile no… questa non è politica, è fare l’interesse di pochi sacrificando tutti gli altri. E non è un comportamento che il Ticino e la Svizzera possono tollerare.

E poco importa se le persone che hanno reso possibile questo disastro ora non sentono le coscienze pesare, ciò che resta è la dimostrazione data dai ticinesi i quali, insieme, hanno deciso di dire basta e di costruire, da soli, ciò che lo Stato non è riuscito a fare. Ciò che resta è la sconfitta dello Stato.

Orlando Del Don, Candidato al Consiglio di Stato e al Gran Consiglio, UDC “La Destra”