Piccoli grandi pensieri dopo il terzo derby

Lugano 21 dicembre (2)— La situazione politica NON È rivoluzionaria. Quattro ministri riconfermati su cinque e Christian Vitta al posto di Laura Sadis. Che poi è ciò che voleva ottenere, prima o poi (anche prima), il presidente Cattaneo. Così mi ha detto Ducry, perché tra abitanti di Besso ci possiamo ben fare delle confidenze. A proposito, spettacolare risultato di frère Jacques, primo assoluto nel Partito delle Tasse. Bel colpo. E sì che il neo-socialista (dalla nascita) faceva il timidino vezzoso: “Ma, non so, ho concorrenti molto forti, penso che non ce la farò…”

— La Lega ha mostrato solidità e capacità di adattamento e di radicamento. Ha (come gli altri) personalità di valore, ed è sciocco negarlo. La cosa più stupida che hanno fatto, per decenni, certi geniacci è la seguente: dare torto alla Lega per puro principio, anche quando essa aveva manifestamente ragione. Molte volte? Poche volte? Non è facile quantificare, ma direi: parecchie volte.

— La prossima scadenza è ad ottobre ma la vera occasione per il PLR, a mio avviso, giungerà tra un anno esatto. Riconquistare Lugano sarà forse possibile, a patto di avere qualcosa da contrapporre al Mattino della domenica e al Mattinonline. A mani nude non si può combattere. Un’impresa affascinante e difficile. Molto affascinante perché molto difficile.

Secondo me le condizioni per un simile “miracolo” ancora non sono date. Ma potrebbero nascere.