Oggi ci scrive da Milano la Signora Adele ricordandoci il passato, quando negli anni cinquanta si vedeva il duemila come un’era nuova dai connotati apocalittici, ponendo anche l’accento sulla sicurezza alimentare di oggi e lasciando una nota di non drasticità per il futuro.

La redazione, ringraziandola per l’interesse mostrato, pubblica integralmente la lettera che ci è pervenuta.

<<Carissima Gianna Finardi,
leggo con interesse i tuoi argomenti, mi hai fatto ricordare la mia adolescenza, con il tuo articolo sul cibo alternativo e gli insetti come fonte alimentare sostenibile, quando nel 1959, Bruno Martino cantava una canzone intitolata “Nel duemila” e in questa canzonetta allegra dai toni futuristici, si racconta di  un probabile cibo in pillole. Martino era ironico nel suo dire, ma il messaggio subliminale c’è ed è sempre lo stesso, identico a quello  che ha espresso il Professor Valvassori nella sua conferenza di venerdì: cosa mangeremo nel futuro?

Di fatto come non lo sapeva il cantante cosa sarebbe successo nel 2000, non lo sappiamo noi cosa succederà nel 2050 quando saremo 9 miliardi di persone! Sono congetture, ipotesi che possiamo predire senza troppo fasciarci la testa anche se il grande problema attuale della sicurezza alimentare, che tu hai citato con le immagini delle etichette di macelleria, resta eccome e c’è da chiedersi non tanto quello che mangeremo, ma cosa stiamo mangiando adesso>>.


Bruno Di M1

Canzone “Nel duemila”

Bruno Martino, in questa canzone preso anche dalla foga delle prime spedizioni spaziali, si immagina una vita piu’ surreale in stile asettica come su un astronave, quasi da extraterrestre o come se le attività tipiche umane, basilari del cibarsi, dormire, sarebbero potute diventare un giorno marginali e futili. Per fortuna non è così e possiamo ancora avere la gioia dei sapori e lo stimolo dell’appetito anche se magari qualcuno non lo vorrebbe, ma fa parte della natura umana.

Testo della Canzone
Nel duemila,
noi non mangeremo piu’
ne bistecche, ne spaghetti col ragu’
prenderemo quattro pillole e con gran semplicita’
la fame sparira’.
Nel duemila,
noi non dormiremo piu’
ed il nonno, sulla sedia di bambu’
prendera’ le quattro pillole e stupito resterà
se il sonno se ne andra’.
Razzi di qua, razzi di la’,
andremo sulla Luna con il razzo delle tre.
Vola di qua, vola di la’,
andremo poi su Venere per prendere il caffe’.
Nel duemila,
ogni cosa cambiera’
ma l’amore, senza pillole sara’
ed i baci nel duemila si daran com’oggi di’,
speriam che sia cosi’.

Di Martino

Bruno Martino (Roma, 11 novembre 1925 – Roma, 12 giugno 2000) è stato un cantante, compositore e pianista italiano, famoso tra gli anni cinquanta e i primi settanta.