Farinelli Caprara 3Oggi, mercoledì 6 maggio 2015, il nuovo Gruppo parlamentare del PLR si è riunito per la prima volta, designando quale capogruppo Alex Farinelli, che lascerà la carica di segretario cantonale per intraprendere una nuova sfida professionale, e vice capogruppo Bixio Caprara. La composizione dei membri all’interno delle commissioni verrà invece definita nella prossima seduta prevista il 13 maggio 2015.

Si tratta indubbiamente di una buona scelta, attenta anche a certi equilibri interni. Di Farinelli riproponiamo una bella e impegnativa intervista concessa a Ticinolive, che bene illustra la sua personalità.

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Alex Farinelli, giovane segretario del PLR e sicuramente una delle speranze del partito, in questa intervista risponde assennatamente e con prudenza a domande abbastanza “spigolose”. Una delle sue risposte può colpire, alludo al suo “pessimismo” su Lugano. Ma, se tale è il suo pensiero – “tra 6 (o 10) anni parleremo del sindacato” – ha fatto bene ad esprimerlo.

Un’intervista di Francesco De Maria.

Francesco De Maria   In che cosa consiste il suo impegno quale segretario del PLR ?

Alex Farinelli In qualità di segretario mi occupo di vari aspetti dalla coordinazione di progetti, quali le campagne elettorali, al supporto al gruppo parlamentare, all’aiuto alle Sezioni. Un’altra fetta importante del mio lavoro consiste nell’essere presente sul territorio, in particolare nelle manifestazioni promosse dal partito che le assicuroM sono molte (in un anno un centinaio). Da ultimo, non per importanza, mi occupo di dirigere il settimanale Opinione Liberale, una funzione assunta da gennaio che mi sta dando molta soddisfazione.

Com’è strutturata la Direzione? Con quali modalità agisce e guida i suoi il Presidente?

AF La struttura è più snella di quanto appaia. Spesso il tutto si risolve con il coinvolgimento del sottoscritto, dei vicepresidenti, del capogruppo e della consigliera di Stato (Ufficio Presidenziale). Per le questioni più strategiche e di indirizzo ci sono invece la direttiva e il comitato cantonale. Cattaneo è un presidente estremamente dinamico e il suo stile di conduzione è quello tipico degli imprenditori, cioè fa in modo che tutti si sentano parte di un progetto. Ha una forte empatia e riesce a motivare molto bene anche perché è sempre con noi in prima linea.

Come è composto il “team della comunicazione” del partito? Quante persone? Chi lo guida? Lo giudica efficace?

AF A livello di segreteria e di Opinione liberale sono complessivamente 4 persone che si occupano di comunicazione in senso ampio, ad esempio collaborando nella redazione del settimanale, nella preparazione di comunicati, nell’organizzazione di eventi,…. È un fatto che la comunicazione non è sempre efficace come vorremmo, d’altra parte va considerato che in Ticino tutto viaggia con un’intensità superiore a quella del resto della Svizzera e che la comunicazione dipende principalmente dai media stessi che decidono quale taglio dare all’informazione.

Mi parli di “Opinione Liberale” nella sua forma attuale. Con qualche numero, anche.

AF Opinione Liberale è un settimanale di partito che vorrebbe essere un complemento, con una visione liberale radicale, alle informazioni che oggi si possono raggiungere con i vari canali. Da gennaio abbiamo deciso di dargli un piglio più vivace e a tratti pungente che ci sembra incontri il favore dei lettori.

Le dirò 3 numeri che testimoniano il grosso impegno e la passione che stanno alla base del nostro settimanale : 4’054, 1’104 e 2,1.

  • 4’054 sono le copie settimanalmente distribuite
  • 1’104 sono le pagine annualmente prodotte
  • 2,1 è il numero di persone occupate suddivise in un 100%, un 60% e un 50%

Dal 2007 al 2013 sono andate perse – in sei drammatici anni – due maggioranze (relative), proprio quelle – a mio giudizio – fondamentali: alle Orsoline e al Palazzo civico luganese. Mi racconti con parole sue che cosa è successo e come l’ha vissuto.

AF Cosa è successo non può essere spiegato in poche righe e forse andrebbe approfondito in uno spazio più ampio. Diciamo che le sconfitte del 2011 e del 2013 penso incarnino una gran voglia di cambiamento. Si sono sommati tutta una serie di elementi che puntavano in questa direzione. La Lega, in parte per merito in parte per caso, ha saputo cogliere e raccogliere questa necessità. Come PLR certamente abbiamo alcune responsabilità, anche l’aver sottovalutato diversi fenomeni che sono cresciuti negli ultimi anni, ma credo che ora stiamo cambiando decisamente marcia. In positivo.

Con quale probabilità il PLR recupererà il secondo seggio in Consiglio di Stato? Maggiore o minore del 50% ?

AF A mio avviso la partita è molto aperta, difficile dire cosa succederà tra un anno. Il nostro avversario è un movimento imprevedibile sul quale è impossibile fare pronostici. Personalmente ritengo che siamo ancora in svantaggio, ma in recupero. Molto dipenderà dalle 2 liste per il Consiglio di Stato.

Un partito il cui nome lascio nel vago vince seminando l’odio per le forme tradizionali della politica. Ora, l’odio è una brutta cosa e chi odia fa peccato. Ma non ci possono essere delle ragioni per quell’odio?

AF È chiaro che dentro ognuno di noi albergano sentimenti contrastanti. Un partito deve saper toccare le emozioni della popolazione. La scelta se parlare ai sentimenti positivi come ottimismo, progresso, libertà o quelli negativi come pessimismo, chiusura e paura dipende dal partito. In questo momento tanti fanno leva sulle paure, oggettive e soggettive, della popolazione. È un modo più semplice per far politica ma molto pericoloso.

Secondo lei l’operazione Bel Ticino è stata un successo o un fallimento?

AF Le operazioni di etica e morale non mi sono mai piaciute per il semplice motivo che raramente riescono a essere veramente imparziali. Questo caso lo ha confermato.

In anni non lontani un partito era per il PLR l’avversario per antonomasia (detto anche: “atavico”). E oggi? Come lo vede? Magari come un possibile alleato?

AF I tempi delle ideologie (tutte) stanno finendo. Personalmente mi trovo in sintonia con parecchi esponenti del PPD su diversi temi. Credo che i partiti moderati dovrebbero, e dovranno, collaborare maggiormente, questo può solo essere positivo per il Ticino.

Il comitato cantonale del PLR, riunito a Rivera, ha votato con maggioranza bulgara (non so se all’unanimità, non ero presente) il NO all’iniziativa contro l’immigrazione di massa. Mi faccia una stima: quanti di quei delegati hanno votato SÌ nel segreto dell’urna?

AF Direi il 35-40 %

Ammesso che il partito sia rimasto, nelle midolla, europeista, perché non ha più il coraggio di confessarlo?

AF Il nostro partito non è europeista ma capisce che non possiamo far finta di vivere in mezzo a un deserto. I nostri vicini sono essenziali per il benessere della Svizzera e gli accordi bilaterali sono la via voluta dal PLR. Una via che ogni tanto deve essere ridiscussa senza farne ogni volta un dramma. Gli accordi servono a entrambe le parti, non dimentichiamolo.

Ho l’impressione che la cosiddetta “ala radicale” del partito in questi ultimi tempi se ne stia molto tranquilla, quasi abbacchiata. Condivide?

AF Direi piuttosto che entrambe le ali se ne stiano tranquille, questo è certamente positivo e credo sia frutto in larga parte del pragmatismo atipico (per la politica) di Cattaneo. Pare che in questo momento sia il turno di altri movimenti vivere uno scontro interno tra anime.

Negli ultimi anni la condizione del Ticino si è logorata rapidamente (a meno che non si tratti di un’impressione fomentata ad arte da abili persuasori…). Non siamo pervasi da un senso di impotenza?

AF Sicuramente in qualche ambito le cose sono peggiorate e questo si sente, ma poi vi è una percezione soggettiva che a mio avviso è esagerata. Forse anche noi dobbiamo ritornare a essere un po’ meno esigenti. Se faccio un paragone con quando io ero bambino (e si parla di 20 anni fa, non di 100) mi pare che oggi si pretenda decisamente un po’ troppo e questo causa insoddisfazione. Sono cresciuto in una famiglia con 2 genitori e 3 figli, uno stipendio solo (che non arrivava a 6’000 franchi). Chiaro che non c’erano 5 cellulari, l’automobile era 1, le vacanze erano rigorosamente in una pensioncina con i nonni, non si andava praticamente mai fuori a cena, non c’erano Playstation o nintendo, … In breve non ci è mancato niente salvo il superfluo. Oggi ho amici che da soli con uno stipendio di oltre 5’000 franchi dicono di far fatica ad arrivare alla fine del mese. Lascio al lettore la riflessione sulle ragioni. Questo non vuol dire che tutto va bene ma non bisogna nemmeno drammatizzare.

Mi spieghi perché dovrei votare SÌ al moltiplicatore cantonale d’imposta (che aborrisco)? Com’è possibile che una consigliera di Stato liberale proponga una cosa del genere?

AF Il moltiplicatore d’imposta in sé non è né buono né cattivo, un po`come un coltello, dipende semplicemente dall’uso che se ne fa. Personalmente non lo vedo come uno strumento pericoloso, tenuto conto che un suo aumento richiede i 2/3 del parlamento e potrà in ogni caso essere soggetto a referendum. Credo anzi che l’impossibilità di continuare a ricorrere al debito obbligherà, finalmente, la classe politica ad assumersi la responsabilità delle proprie scelte. Questo è profondamente liberale.

Nonostante il grande impegno profuso il PLR ha perso duramente a Lugano. Che sia cambiato poco o niente, o solo pour l’espace d’un matin, è un’illusione pericolosa. ReGiorgio pareva eterno, il potere liberale pareva eterno. Né l’uno, né l’altro hanno resistito. Per quale via passerà la riscossa sulle rive del Ceresio?

AF È inutile girarci intorno, fino a quando ci sarà Borradori, salvo terremoti imprevedibili, vedo difficile un cambiamento di Sindaco. Tuttavia se il PLR saprà lavorare seriamente, duramente e in mezzo alla popolazione, forse si potrà recuperare il terzo municipale. Tra 6 (o 10) anni riparleremo del sindacato, noi stiamo formando la classe politica di domani e questo è positivo.

Grande attualità, caso Item. Lei pensa che la lottizzazione partitica delle cariche in Magistratura (“manuale Cencelli”) sia una buona cosa? Se sì, è giusto penalizzare continuamente la Lega su questo fronte?

AF Partiamo da due assunti: il sistema attuale non è perfetto, ma una volta eletto un magistrato fa il suo mestiere e non rende conto ai partiti. Penso che si possano apportare dei correttivi al sistema e credo che tutte le sensibilità politiche abbiano il diritto di essere “rappresentate” purché sappiano portare delle candidature di qualità. Questo deve valere per tutti i partiti: anche per la Lega che non è figlia di un “Dio minore”. Stiamo però attenti a non strumentalizzare la questione. Ricordo che chi si straccia le vesti oggi, nel 2011 ha eletto un pretore giudicato non idoneo per una semplice ripicca politica nei confronti del PLR. In quel caso non mi pare sia stato invocato un cambiamento di sistema.

Per finire, mi dica che ho fatto bene a non impegnarmi MAI in politica.

AF Ha fatto bene perché in questo modo può essere riconosciuto come giornalista e commentatore indipendente. Ma in effetti, in definitiva, con questo ruolo partecipa un po’ anche lei alla vita politica.