(commento) C’era un tempo in cui i leghisti dicevano: “Dovranno passare sul nostro cadavere!”

In questa sua lettera Rossi suggerisce il da farsi a Foletti, Borradori e Zali. Ma i tre, seguiranno il suo consiglio?

Rossi sembra temere il voto popolare. Si può capire. La Lega ha una forte presa sul pubblico; la sua comunicazione è incisiva e spesso vincente. È anche il problema dei socialisti, ma non è solo il problema dei socialisti.

Cassonetti

Caro Michele,

non ho mai lesinato apprezzamenti pubblici per il buon lavoro che stai facendo a Lugano, come capo-dicastero finanze, per porre rimedio allo sconquasso dell’amministrazione e delle finanze comunali ereditato dalla diarchia Giudici-Bignasca.

Tuttavia, nell’intervista che hai rilasciato al Giornale del Popolo dopo il tuo incontro con la Commissione della Gestione, fingi purtroppo di non avere capito ciò che è chiaro a tutti.

Te la prendi con la Commissione della Gestione rea, a tuo avviso, di due “reati”: aver voluto capire le eventuali ripercussioni dei risultati a consuntivo 2014 sul preventivo 2015; aver rinunciato a firmare il rapporto, pronto, favorevole alla proposta municipale sui rifiuti. Non una parola sulla responsabilità esclusiva dei tuoi compagni di partito, evidente ovviamente anche a te.

I tuoi compagni hanno combattuto in Gestione la vostra proposta di regolamento sui rifiuti, sostenendo fra l’altro che i risultati finanziari del 2014 rendevano superflua una nuova tassa che, a loro modo di vedere, è stata da voi concepita solo “per fare cassetta”. Gli altri obiettivi della tassa causale non gli possono importare di meno: incentivare comportamenti virtuosi in materia di separazione e riciclaggio dei rifiuti; ridurre di conseguenza il costo complessivo, a carico del contribuente, per la raccolta e lo smaltimento; riportare Lugano nella legalità rispetto alla legislazione federale e cantonale.

Perché i commissari della gestione favorevoli alla proposta municipale non hanno firmato il loro rapporto? Perché tutti e quattro i rappresentanti della Lega, non solo qualche irresponsabile, non l’hanno voluto firmare. Anzi, avrebbero firmato un rapporto contrario e si sarebbero preparati al referendum contro.

Allora abbiamo detto loro, e lo dico anche a te: chiaritevi prima le idee fra consigliere di stato, sindaco e capo dicastero finanze leghisti, che ritengono di dover riportare Lugano alla legalità e alla responsabilità, e gruppo della Lega in consiglio comunale, che vi gioca contro, che aizza i cittadini, che sbeffeggia gli avversari favorevoli alla proposta municipale! Poi si potrà discutere ancora di tassa sul sacco…

Non se ne può più, caro Michele, di questa doppiezza: la Lega si attribuisce il merito del risanamento dei conti pubblici di Lugano (lavori in corso…), ma dimentica che ha votato contro l’inevitabile rialzo di 10 punti del moltiplicatore comunale d’imposta (30 milioni di gettito supplementare e minori spese per la perequazione intercomunale) e finge di non sapere che i dicasteri a conduzione PLR, PPD e PS hanno contenuto i costi come e più di quelli a conduzione LT; e ora si oppone anche alla proposta municipale che prende tre piccioni con una fava (legalità, ambiente, finanze).

Se occorre andare in votazione popolare, nessun problema, è la democrazia. Ma non con il sindaco, il capo-dicastero finanze e il consigliere di stato leghisti in panchina e la totalità della Lega e il suo settimanale ad aizzare i cittadini contro il “fetido balzello”! Dimostra prima, caro Michele, che tu, con Borradori e Zali, riesci, impegnandoti in tal senso, a convincere almeno la metà dei vostri consiglieri comunali a sostenere le vostre proposte. Poi si potrà anche andare al referendum…

Con sincera cordialità

Martino Rossi, capogruppo Ps nel CC di Lugano