Jack 123 b

  • Altro ancora? Oh sì, sicuramente parecchie altre cose.
  • Di proposito non ho voluto incominciare con Del Don. Meglio incominciare con altri e serbarlo in seconda battuta. Nel frattempo può prepararsi.
  • A parte il fatto che l’intervista con Mellini era già stata concordata in anticipo. Lui aveva detto: dopo il Comitato cantonale del 12 maggio. E così è stato.
  • Non tema però l’amico Orlando. Qui (altrove non so, non dipende da me) avrà ampia libertà di parola.
  • “Caso Del Don” non è mica un insulto. Intendevo solo sottolineare l’interesse della vicenda e della situazione. Vero, talvolta il termine “caso” fa pensare alla cronaca nera. Non è qui il caso.
  • Un piccolo appunto. Io non faccio “un buon lavoro giornalistico” per l’UDC. Quello lo fa, senz’altro bene, l’addetto stampa dell’UDC. Io scrivo per il mio pubblico (ammesso che ci sia, cosa non provata al di là d’ogni ragionevole dubbio).
  • “Un bel tacere più che mai opportuno e saggio…” Posso dedurne che Orlando ha deciso di essere non opportuno e non saggio?
  • “Quelli che si sono espressi lo hanno fatto per timore…” Beh, questo è un guaio, un vero guaio. Qualche giorno fa uno mi ha detto (aveva un cappuccio in testa con due buchi per gli occhi), affannatamente: “Io avrei tante, tante cose da rivelare… però non posso!” A questo punto anche il povero professor De Maria non può più fare il suo mestiere (che mestiere non è). A meno di non inventarsi tutto o, perlomeno, tirare a indovinare.
  • Sono previsti a breve Ambrosini e Soldati, ma io non escludo nessuno. Se Rocco Cattaneo vuol farsi intervistare da me sull’UDC, va bene anche lui!

Del Don yLeggo oggi un’intervista di Francesco De Maria al segretario UDC Eros Mellini, poi ritwittata dallo stesso De Maria con il titolo: Tutto quello che avreste voluto sapere sull’UDC … Il “caso Del Don”.

Che dire – ancora – se non che se De Maria avesse voluto veramente sapere qualcosa di utile sull’UDC e sul mio “caso” avrebbe magari potuto chiedermelo o, perlomeno, cominciare le sue interviste con il sottoscritto! Chiederlo invece all’amico Eros Mellini mi sembra una mossa poco lungimirante, vista la posizione delicata del “caso Mellini”. Detto ciò – e premesso che un bel tacere sarebbe forse stato in questo momento più che mai opportuno e saggio – vorrei vedere i prossimi scritti progettati dell’ineffabile Prof. De Maria che, a ben guardare dovrebbero allora avere come titolo:

1. “Il caso Rusconi”,
2. “Il caso Pinoja”,
3. “Il caso Chiesa”, e poi – ancora –
4. “Il caso Ambrosini”,
5. “Il Caso Moor” e via discorrendo,

con l’elencazione e la parola di tutti coloro (molti, moltissimi!) la cui parola e le cui opinioni non sono mai state ascoltate/considerate e che ne avrebbero però di cose da dire!!! Per quanto attiene poi quanto riportato dal collega Mellini nella sua intervista, per il momento non mi esprimo, riservandomi di prendere posizione in un secondo tempo dopo che avrò letto anche quanto avranno l’ardire di dire gli altri esponenti dei vertici UDC cantonali.

Mi limiterò qui a suggerire a De Maria un consiglio e cioè questo: “Caro De Maria, se vuoi fare un buon lavoro giornalistico per il nostro partito (UDC), per il paese e per tutti i lettori capaci di pensiero critico e indipendenza di giudizio, intervista magari tutti coloro che nel corso della serata di Comitato del 12 maggio hanno espresso il loro accorato e onesto parere critico (praticamente quasi tutti i presenti, tenendo conto del fatto che molti di quelli che non si sono espressi lo hanno fatto per timore di essere poi presi di mira dalle ire di chi “ben sappiamo” e dalla strumentalizzazione e ironia di bassa lega di certi media) e, ancora, leggiti il mio Blog sulla questione UDC e il mio ultimo scritto al proposito di pochi giorni fa!”.

Buon lavoro e buona lettura!

Orlando Del Don