Dominique Strauss-Kahn, ex direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, è stato assolto dall’accusa di «sfruttamento aggravato della prostituzione» nel processo, celebrato a Lille, nel quale era imputato con altre 13 persone. Il procedimento si era concluso nel febbraio scorso. Oggi la sentenza.

Rievochiamo il drammatico arresto di DSK, avvenuto all’aeroporto di New York il 14 maggio 2011, ripubblicando un articolo (16 maggio) tra i molti che Ticinolive ha dedicato alla vicenda.

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Nafissatou Diallo

La vicenda Strauss Kahn rimescola le carte, titola un editoriale del Financial Times di lunedì. Le accuse contro il direttore del Fondo monetario internazionale, candidato alle presidenziali francesi del 2012, sono serie, sottolinea il quotidiano economico britannico.

Strauss Kahn è stato accusato di atti sessuali criminali, di tentativo di stupro e di sequestro ai danni di una giovane inserviente nell’hotel Sofitel di New York. Qualunque siano le conclusioni della giustizia americana, che DSK sia o meno riconosciuto colpevole, le conseguenze del suo arresto (domenica mentre si apprestava a salire su un volo da New York a Parigi) sono molto importanti, sia a livello della finanza internazionale sia per la politica della Francia.

DSKIl Financial Times spiega che sotto la direzione di Dominique Strauss-Kahn l’FMI ha dato impulso ad una politica di stabilizzazione del sistema finanziario mondiale, agitato da una crisi economica senza precedenti e iniziato un piano di salvataggio delle economie europee in difficoltà. Uno scandalo politico e una controversia alla testa dell’FMI non aiuteranno gli sforzi intrapresi sinora. Soprattutto considerando che il numero due dell’FMI, John Lipsky, che da domenica ha preso le redini dell’istituzione finanziaria, prevede di dare le dimissioni il prossimo mese di agosto.

E’ molto improbabile che DSK possa ancora pensare di proseguire la sua corsa per le presidenziali francesi del prossimo anno e difficilmente i socialisti potranno trovare un candidato della sua caratura e con altrettanto peso sullo scacchiere politico.

Ieri i vertici del PS erano compatti nel suggerire prudenza. Segolène Royal, già avversaria di Sarkozy alle passate presidenziali, aveva dichiarato che anche per un uomo tanto potente vale la presunzione di innocenza. Senza dimenticare le voci di un possibile complotto da parte del suo più grande avversario, l’attuale presidente francese, per togliere di mezzo un avversario elettorale pericoloso. Ma queste sono le solite voci degli immancabili complottisti.

Il Wall Street Journal scrive che, colpevole o meno sino, a che resterà agli arresti negli Stati Uniti Strauss Kahn non potrà continuare la gestione della crisi del debito. La sua posizione andrebbe dunque chiarita in tempi celeri. Ricordando che oggi era atteso a Bruxelles per negoziare un nuovo piano di salvataggio per la Grecia, il quotidiano USA ha anche parole di lode per il suo operato nella crisi del debito di questo paese, di Irlanda e Portogallo.

Il New York Times ritiene che l’arresto di DSK giunge in un momento delicato, vista la fragilità dell’Europa e dello stesso Fondo monetario internazionale. Strauss Kahn era uno di quelli che sostenevano l’alleggerimento delle misure di austerità in Grecia, sostenendo che mantenere o accentuare l’austerity avrebbe fatto precipitare il paese in un baratro senza fondo. La sua assenza oggi a Bruxelles potrebbe essere determinante per quanto verrà deciso. Quel che è certo è che DSK non poteva scegliere un momento peggiore per farsi arrestare.