jack 200Questo articolo, già apparso nel CdT, annuncia per settembre una novità interessante: il nuovo sito della Destra. Questa forza politica di recente costituzione conta oggi 5 deputati in Gran Consiglio – 3 UDC: Pinoja, Chiesa e Filippini; 2 AL: Morisoli e Pamini – e possiede già i suoi canali informativi istituzionali: i portali dell’UDC e di Area Liberale e il quindicinale “Il Paese”.

Ma, naturalmente, ciò che propone e descrive Alberto Siccardi nel suo articolo sarà qualcosa di diverso, di innovativo, in grado di apportare all’area della Destra quel “supplemento di efficacia” così necessario in un momento tutto sommato non dei più brillanti.

Vero è che i 5 deputati che erano dell’UDC si sono “conservati”, trasformandosi nei 5 deputati della “Destra”. Ma ciò non è avvenuto senza qualche “contusione” e senza che grandi speranze (indubbiamente eccessive) andassero deluse. 

Ben venga dunque il nuovo sito in settembre; susciterà interesse e curiosità. Anche perché (ed è un peccato) Area Liberale – il partito di Morisoli, Pamini e Siccardi – non avrà un ruolo attivo nelle imminenti Federali d’autunno (nel senso che non presenterà liste né candidati). A mio avviso – dato che una prosecuzione dell’esperienza d’aprile sotto l’etichetta “la Destra” risultava bloccata – la soluzione migliore (per tutti) sarebbe stata l’inserimento di uno (o anche due) candidati di AL nella lista UDC congiunta con la Lega dei Ticinesi.

Ma questa è solo la mia (giornalistica) opinione.

SiccardiLa Destra ha deciso di mettere mano, uno per uno, ai temi e ai progetti annunciati in campagna elettorale, costruendo anche un sistema di comunicazione ai cittadini sullo stato dei singoli programmi, in modo da stabilire un ponte di fiducia coi propri elettori informandoli puntualmente di quanto viene fatto per mantenere le promesse elettorali. Cosa che invece non viene fatta da molti partiti, che dimenticano sovente i loro impegni subito dopo le elezioni.

Essa sarà pronta ad appoggiare in Gran Consiglio chi proporrà leggi che meritino di essere sostenute, ma sarà anche largamente propositiva, informando puntualmente i cittadini di quanto succede ai suoi progetti, riportati più avanti. Il metodo di comunicazione ai cittadini sarà semplice ma, si spera, efficace, e poggerà su un sito della Destra, pronto per il settembre prossimo, sito che sarà richiamato alla attenzione dei cittadini per mezzo di articoli o spazi a pagamento sui quotidiani quando qualcosa di importante sta succedendo o si sta preparando in Parlamento. Saranno anche organizzati convegni su temi particolarmente caldi, in occasione di referendum e iniziative popolari.

Nel canton Ticino questo modo di fare politica potrebbe essere una novità. Temi come quello del referendum finanziario obbligatorio, della civica e della scuola che verrà, quello di facilitare l’esercizio della democrazia diretta, l’iniziativa «Prima i nostri», il no all’adesione strisciante all’UE e i compiti dello Stato con relativa diminuzione della spesa pubblica, toccano tutti – e da vicino – gli interessi economici e sociali dei cittadini del nostro Paese: abbiamo il diritto di sapere se impegni così importanti saranno rispettati da chi ci governa.

Ma la vera novità forse è anche un’altra, quella di dichiarare, dopo le elezioni, che si ha intenzione di porre mano ad essi, descrivere i modi e i tempi con cui si intende lavorare e, ancora più importante, di informare in modo attivo i cittadini su come si svolgono i lavori relativi a ciascun progetto nelle sedi competenti, quali sono le difficoltà incontrate con le parti politiche avversarie.

Così come tempo fa si volle introdurre la legge sulla trasparenza nella gestione dello Stato, secondo la quale ogni cittadino può oggi conoscere i conti e i dettagli di ogni operazione e attività ordinaria dell’Amministrazione ticinese, a maggior ragione oggi, in tempi di difficili decisioni in economia e nel sociale, nella scuola e nella politica del lavoro, crediamo che tutti si debba partecipare alle riforme e ai relativi dibattiti politici. Ci sembra giusto sapere chi vota per cosa in Gran Consiglio, quali sono le vere volontà delle parti politiche su problemi che da anni ci palleggiamo inutilmente, in modo da poter prendere a nostra volta posizione da uomini e donne informati quando chiamati ad esprimerci. Oggi non è più indifferente come la cosa pubblica viene gestita: lo era quando il cantone era ricco. Oggi è povero.

Creiamo pertanto un sistema di collegamento fra tutti noi e chi opera in politica per conto nostro. Sì, perché a volte lo si dimentica, ma chi abbiamo eletto è lì per gestire la cosa pubblica, i nostri interessi.

Per settembre La Destra lancerà il suo sito e inviterà in modi diversi il pubblico a visitarlo quando sarà il caso, in occasione di grandi dibattiti in Gran Consiglio, di votazioni su iniziative o di referendum, dando le informazioni corrette e necessarie per seguire le vicende politiche del nostro cantone. È un impegno serio e speriamo sia seguito da altri, anche da chi non la pensa come noi.

Dr. Alberto Siccardi, vice presidente di Area Liberale