Il testo dell’on. Rückert solleva – tra gli altri – un interrogativo fondamentale: quante persone, e da quanto tempo, sapevano?Amanda

INTERROGAZIONE

La lettera aperta del Dr. Alberto Spinelli, ex primario di ginecologia e ostetricia all’Ospedale Beata Vergine di Mendrisio, pubblicata sull’edizione odierna sul quotidiano LaRegione, da adito a numerose riflessioni e non può lasciare indifferente il mondo politico. L’ex primario è intervenuto pubblicamente sul gravissimo errore medico verificatosi oltre un anno fa alla Clinica Sant’Anna di Sorengo – l’asportazione di entrambi i seni a una paziente, che avrebbe dovuto in realtà essere operata per un piccolo tumore localizzato sotto un capezzolo – e che ha sollevato inquietanti interrogativi non solo sul medico che l’ha commesso, il dottor Piercarlo Rey, ma anche sull’omertà che ha circondato il caso.

“Se l’errore di Rey deve preoccupare – ha scritto il Dr. Spinelli -, la nostra maggior preoccupazione è legata a quanto successo prima e dopo l’intervento, in particolare l’omertà che avvolge di silenzio di chi avrebbe dovuto parlare e agire. Fonte ben informata mi dice che all’inizio dell’intervento qualcuno avvertì l’operatore dell’errore che stava commettendo. Ciò malgrado l’intervento continuò in modo scellerato con il risultato ben noto. La stessa persona denunciò il fatto alla direzione che… non fece nulla. Non ci fu denuncia da parte della direzione poiché “si trattava di lesione semplice” (così dichiarò la direttrice alla stampa). Se amputare due seni sani è lesione semplice, cosa sarà mai una lesione grave?”.

Il Dr. Spinelli si interroga anche sul mancato provvedimento di sospensione da parte del medico cantonale: “L’errore commesso, la falsificazione del rapporto operatorio e le menzogne alla paziente non sono forse sufficienti per una sospensione?”.

Consapevoli del fatto che è in corso un’inchiesta penale aperta dal Ministero pubblico che si spera possa portare alla luce la verità e rispondere agli interrogativi giustamente sorti in queste settimane nel mondo civile, medico e politico ticinese, annotiamo che, a oltre due settimane dal giorno in cui il caso è diventato di dominio pubblico, da parte del Dipartimento Sanità e Socialità (e di riflesso da parte del Consiglio di Stato) non vi è ancora stata una presa di posizione ufficiale, se si eccettuano alcune dichiarazioni rilasciate alla stampa dal medico cantonale Giorgio Merlani e dal ministro Paolo Beltraminelli, più che altro su sollecitazione da parte della stampa. Queste dichiarazioni che si possono riassumere in una frase dal tono lapilassiano e scontato: siamo di fronte a un grave errore medico.

Riteniamo che questo silenzio da parte del Dipartimento incaricato di esercitare la vigilanza in materia sanitaria disorienti cittadini e pazienti e non contribuisca a ricostruire un clima di fiducia nei confronti della sanità ticinese.

Per queste ragioni chiediamo al lodevole Consiglio di Stato:

• Da quando il Consiglio di Stato e il DSS sono al corrente dell’errore medico commesso alla Clinica Sant’Anna?
• Per quale motivo il Consiglio di Stato (in particolare il DSS) finora ritenuto di prendere ufficialmente posizione sull’accaduto, pur senza entrare negli aspetti di competenza del Ministero Pubblico?
• Quali misure di verifica ha adottato il DSS nei confronti della Clinica (se le ha adottate, ed in particolare sulle procedure e i protocolli di sala operatoria) dopo essere stato informato del caso?
• Come giudica il Consiglio di Stato le “accuse” sollevate dalla lettera aperta del Dr. Spinelli?

Con ossequio

Amanda Rückert, per il Gruppo parlamentare della Lega dei ticinesi