Dante 0

Dante 3 Ghiggia

Dante 4 Antonella

Dante 2 Pinoja

Dante 1

Dante 6 Galeazzi

Dante 5bIl patto era stato siglato già il 7 luglio ma è stato presentato alla stampa solo stamani, all’Hotel Dante.

Lo hanno firmato, per la Lega: Attilio Bignasca, Lorenzo Quadri, Roberta Pantani, Antonella Bignasca; per l’UDC: Gabriele Pinoja, Pierre Rusconi, Tiziano Galeazzi.

Esso si articola in 8 punti, che vi riassumo a mio modo così.

I. Congiunzione (delle liste per il Nazionale)

II. Deplorazione. L’UDC deplora che certi suoi rappresentanti abbiano attaccato esponenti leghisti nel corso della recente campagna elettorale.

III. Buoni propositi (“non lo faremo più”) e codice di comportamento

IV. Autonomia (nell’allestimento delle rispettive liste)

V. Camera alta. L’UDC sostiene il candidato designato dalla Lega, avv. Battista Ghiggia.

VI. Collaborazione in Gran Consiglio tra il gruppo della Lega e il gruppo “la Destra”

VII. Comunali 2016 a Lugano, per il Municipio. O si farà una lista comune oppure l’UDC non presenterà alcuna lista (sostenendo la Lega). Esponenti UDC non potranno candidarsi su altre liste, come ad esempio “la Destra”.

VIII. Berna. Gli eletti federali della Lega entreranno nel Gruppo parlamentare UDC.

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Il mio primo commento. È tutto assai ragionevole e quasi scontato anche se non si può non osservare che, rispetto ai mesi che hanno preceduto il 19 aprile, molta acqua è – rapidamente – passata sotto i ponti.

L’UDC (come tutti) ha visto la forza e la solidità della Lega, e ha capito (anche senza le (sante) angherie del cattivissimo Brunner) che non ha senso battere la testa contro il muro. Oltre tutto, proprio l’elezione Federale è totalmente inadatta al litigio.

Un appuntamento politico cruciale è quello toccato al punto VII : nell’aprile 2016 il PLR produrrà il suo sforzo per tentare di riconquistare il governo della Città. E proprio a Lugano, negli scorsi anni, l’UDC ha avanzato delle pretese esorbitanti e indubbiamente infondate. Il risultato è lì da vedere. Non si può ottenere la carica senza avere i voti (almeno, così mi pare).

Il punto V riguarda l’avvocato Battista Ghiggia, colui che NON condivide la (patetica) frase del barone de Coubertin “L’importante è partecipare”. Egli parte con un bel gruzzolo, con una solida dote… ma quello che manca al traguardo lo dovrà conquistare sul campo. Potrebbe anche riuscire là dove fallì Morisoli.

Un consiglio (gratuito) che gli do: si annoti per bene tutte le passate dichiarazioni dei suoi avversari. Se la loro memoria vacilla (ciò che accadrà con probabilità molto alta) gliela rinfreschi. 

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APPENDICE. Il 29 luglio anche il PS ha preso la sua decisione. Questo il comunicato del partito: “Quello di stasera a Giubiasco è stato un Comitato cantonale vivace, un bell’esercizio di democrazia soprattutto intorno alla questione della congiunzione con i Verdi. Dopo aver ascoltato molti interventi argomentati pro e contro la congiunzione e considerata la condizione posta dai Verdi e le dichiarazioni pubbliche del loro coordinatore, alla fine il Comitato ha deciso di non accettare queste condizioni e di prendere atto purtroppo dell’impossibilità di una congiunzione, con 27 voti contro 19 e 3 astensioni. In compenso sono state accettate le congiunzioni con il PC, con il POP e con i Verdi liberali.

Il secondo tema centrale è stata la candidatura di Roberto Malacrida al Consiglio degli Stati. Malacrida ha ricostruito la propria attività professionale e politica, raccontando i valori, i princìpi e le priorità che hanno ispirato la sua azione. La sua candidatura è stata accettata all’unanimità con un caldo applauso.”

(commento) Tutto sommato, comprensibile. Un bel rifiuto di “vendere l’anima al Diavolo” (nella invero poco diabolica figura del leader populista verde). La “strategia” del PS (ipotizzo) consiste nell’attendere la caduta di Savoia e la conseguente ri-conversione del partito su linee più tradizionali, con recupero di vecchie e profittevoli sinergie.

Mia previsione per l’immediato:  a) Il PS farà una cattiva, e meritatissima, votazione (ma a questo punto non ha più nulla da cercare, se non la riconferma di Carobbio Guscetti)  b) Le chance di elezione del dottor Malacrida sono quasi nulle. Scarse anche quelle di SuperSergio mentre reali quelle dell’avvocato Ghiggia. Sarà un’epica, durissima battaglia. Bella da combattere (per lui) e da commentare (per me).

FaustNon come Faust