Nuove ricerche hanno condotto alla scoperta, nel sud del continente africano, di tracce del cambiamento del campo geomagnetico terrestre, in minerali databili tra il 1200 e il 1500 d.C.

Di recente gli scienziati hanno constatato l’indebolimento del campo magnetico della Terra. Gli ultimi dati di un team guidato dal geofisico John Tarduno, suggeriscono che la regione del nucleo terrestre in corrispondenza all’Africa del sud può avere un ruolo particolare nel processo di inversione dei poli magnetici del nostro pianeta.

Tarduno e la sua squadra sono riusciti ad ottenere dati precisi sull’intensità e la direzione del campo geomagnetico, dati rintracciabili – grazie alla presenza di elementi quali la magnetite – all’interno di minerali al momento della loro formazione. I ricercatori hanno ottenuto i dati grazie alle conoscenze delle tradizioni sud africane risalenti all’Età del Ferro.

campo-magneticoL’archeologo Thomas Huffman, membro del team di ricerca, ha spiegato la tradizione della purificazione rituale dei villaggi nelle comunità agricole del paese : per pulire il villaggio, venivano bruciate le capanne destinate al deposito del grano. La temperatura raggiunta dal suolo composto d’argilla durante gli incendi oltrepassava i 1.000 C°. Il calore era sufficiente per cancellare l’informazione magnetica contenuta nella magnetite e creare una nuova registrazione dell’intensità del campo geomagnetico e della sua direzione al momento in cui avveniva l’incendio.

John Tarduno e la sua squadra hanno constatato un calo del 30% dell’intensità del campo geomagnetico terrestre nel periodo 1225-1550 d.C. Si suppone che l’intensità del campo magnetico nella regione abbia attualmente una tendenza verso il basso. E’ anche possibile che in questa regione possa attivarsi l’inversione dei poli magnetici terrestri.

Dal 1840, l’intensità del campo geomagnetico della Terra è diminuita del 16%, il che ha provocato speculazioni sul fatto che la Terra potrebbe essere nelle prime fasi di un’inversione dei suoi poli. John Tarduno ritiene che i nuovi dati non possono essere usati per confermare che il campo geomagnetico della Terra è entrato in una fase di inversione.

(fonte: fr.sputniknews.com)