L’articolo del presidente socialista non impegna la Redazione, che tuttavia riconosce l’interesse e la plausibilità dei temi toccati.

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GhislettaLa risposta del 22 giugno 2015 del Municipio di Lugano all’interrogazione 711 sui salari e le gratifiche dei manager delle Aziende industriali di Lugano (AIL) SA è stupefacente! Alle dettagliate considerazioni fatte dagli interpellanti (Ghisletta, Rossi e Cappelletti) il Municipio di Lugano si limita a rispondere allegando una lettera del presidente del Consiglio d’amministrazione delle AIL SA e scrivendo l’incredibile frase: “Il Municipio non ritiene di dover aggiungere ulteriori considerazioni particolari.”

Caspita, il Municipio, rappresentante dell’azionista unico delle AIL SA (la Città di Lugano), non ha nulla da dire sui privilegi salariali nelle AIL SA, denunciati per la prima volta dalla citata interrogazione! Eppure di spunti di riflessione politica ed etica ne forniscono le domande dei consiglieri comunali e la risposta del Consiglio d’amministrazione delle AIL SA.

Il Consiglio d’amministrazione conferma innanzi tutto nella lettera l’iscrizione nei conti 2014 di un costo pari a 18,75 milioni di franchi, che è dovuto all’ammortamento straordinario per le azioni Alpiq possedute dalle AIL SA (si tratta del famoso “affare del secolo”, come lo chiamava il Mattino!): questo va bene al Municipio?

Il Consiglio d’amministrazione delle AIL SA conferma che i 27 quadri delle AIL SA sono stati sganciati dall’inquadramento della scala stipendi valida per gli altri 270 dipendenti: il Municipio di Lugano non ha niente da dire sul fatto che gli stipendi dei manager veleggino verso l’alto, distanziandosi sempre più dai parametri dell’amministrazione comunale?

Il Consiglio d’amministrazione delle AIL SA indica poi che nel 2013 oltre la metà delle gratifiche versate nelle AIL SA vanno ai 27 quadri superiori, ossia 320’000 fr (agli altri 270 dipendenti vanno 204’000 fr): cosa intende fare il Municipio di Lugano?

L’unico aspetto positivo che emerge dalla lettera del Consiglio d’amministrazione delle AIL SA è la notizia che il Municipio precedente, nel 2012, ha soppresso i 70’000 fr di bonus annui, che venivano distribuiti ai membri del sopracitato Consiglio. Per tutto il resto si conferma che le Aziende industriali della Città di Lugano, trasformate nel 2000 in SA, non sono più controllate dall’esecutivo, incapace di stroncare lo spirito “capitalistico” che pervade sempre più i dirigenti AIL SA: ed il Municipio osa proporre di creare enti autonomi anche nella cultura e nella socialità, dopo aver dimostrato la sua incapacità nel dare direttive alla propria SA?

Come presidente del PS Lugano sono deluso dall’inerzia del Municipio verso le AIL SA e ricordo che:
– i conti della Città di Lugano sono in rosso
– il Comune ha dovuto aumentare il moltiplicatore
– la Città ha ridotto il personale e vari servizi.

Persino il Municipio di Lugano si è tagliato lo stipendio ed il Consiglio comunale sta per procedere in questo senso. Quanto agli stipendi netti dei dipendenti comunali sono stati ridotti nel 2015 con un aggravio del premio cassa pensioni. Inoltre va sottolineata che la situazione occupazionale ed economica per molte persone a Lugano è grave: vi sono con centinaia di giovani e di persone in difficoltà, che non vengono più aiutati nel trovare un lavoro, perché i programmi occupazionali della Città sono stati soppressi per risparmiare. La Città non assume più operai ed impiegati, anzi minaccia di esternalizzare addetti alle pulizie e sorveglianti (LAC), nonché ausiliari di polizia! Tutto questo cade anche in un momento in cui cresce il malcontento della popolazione dei quartieri verso il Municipio, perché non si affrontano tempestivamente i problemi più spiccioli (es. manutenzione di strade), la cui soluzione viene ritardata a causa dei tagli sugli effettivi del personale.

Il nostro Municipio deve ricominciare a pensare a tutto questo, lasciando magari perdere un poco il presenzialismo negli eventi e i gran premi automobilistici (per i quali pare che i soldi ci siano ancora, come per il costoso PAL2, cosa che risulta incomprensibile a molti).

Raoul Ghisletta, presidente PS Lugano