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Grecia 12Quest’anno, essere un pensionato in Grecia significa trovarsi in una condizione difficile. Nel corso dei negoziati dell’ultimo piano di salvataggio del paese, il sistema greco delle pensioni si è trovato spesso al centro delle discussioni dei creditori internazionali e spesso è stato la causa dell’interruzione delle trattative. Un nuovo calo delle pensioni rappresenterebbe, per le autorità di Atene, la cosiddetta “linea rossa”.

Al contempo, la situazione finanziaria della Grecia è sempre meno sostenibile e la mancanza di liquidità mette in questione la capacità del paese di pagare le pensioni, malgrado il governo abbia sempre assicurato che i pochi soldi che restano andranno versati ai greci e non ai creditori internazionali per rimborsare i debiti.

La crisi aveva raggiunto il culmine lo scorso luglio, con la chiusura delle banche e le misure di controllo dei capitali, obbligando i pensionati ad attendere per ore, in fila per ricevere il versamento mensile di 120 euro.

In teoria, l’ultimo accordo di salvataggio, malgrado preveda una maggiore austerità e dunque maggiore pressione sul sistema delle pensioni, dovrebbe perlomeno garantire che vi siano abbastanza fondi nelle banche per eseguire i pagamenti mensili. Il quotidiano greco Kathimerini scrive che i due fondi pensione greci IKA e ETAA attingono a un fondo di previdenza che garantisce i servizi della sicurezza sociale, nel timore che le disposizioni del piano di salvataggio della Troika siano insufficienti per coprire i versamenti che dovranno essere eseguiti entro il prossimo dicembre.

Il deficit di alcune casse dovrebbe aggravarsi a causa dell’aumento drammatico della disoccupazione, dell’incertezza politica ed economica, delle misure di controllo dei capitali e delle nuove politiche di austerità. Dovendo attingere al fondo di previdenza che garantisce il pagamento alle casse in caso di difficoltà, si può dire che le casse pensione greche sono ufficialmente in bancarotta.

(Fonte : or-argent.eu)