Marignano 2Una svolta nella storia della Svizzera

Cinquecento anni fa, il 13-14 settembre 1515, un’armata francese e una svizzera si battevano nella piana di Marignano (oggi Melegnano), precisamente a Zivido di San Giuliano Milanese. L’esercito di Francesco I di Valois-Angoulême, re di Francia, tentava la riconquista del Ducato milanese, perduto dal suo predecessore Luigi XII nel 1512; e quello della Confederazione elvetica tentava di difendere la supremazia ottenuta nello stesso 1512 in Lombardia, restaurando sul trono il duca nominale, Ercole Massimiliano Maria Sforza, figlio ed erede di Ludovico Maria il “Moro”. Al termine di due giornate di scontri sanguinosi, restavano sul campo 6.000 caduti francesi e 10.000 svizzeri.

Achille Colombo Clerici yLa conseguenza più profonda di Marignano sulla Confederazione va individuata nella prassi di guardinga diffidenza verso il continente, dilaniato da conflitti incessanti, che si è tradotta nella famosa “neutralità svizzera”. E se Marignano ha un valore simbolico, questo sta nell’avere marcato lo spartiacque fra l’età di consolidamento della Confederazione e quella di assestamento della compagine elvetica nel concerto europeo.

La Fondazione «Pro Marignano», con sede in Svizzera, ha organizzato per domenica 13 settembre 2015 la commemorazione della «battaglia dei Giganti», come l’aveva definita Gian Giacomo Trivulzio, al «Parco dei Giganti», a San Giuliano Milanese, nella frazione di Zivido.

La cerimonia vedrà la partecipazione del Presidente della Confederazione svizzera Simonetta Sommaruga che terrà il discorso principale. Si avrà pure un’analisi storica di Jürg Stüssi-Lauterburg, della Biblioteca militare federale «am Guisanplatz».

Il programma, coordinato da Franco Valli, prevede una rievocazione storica della battaglia per voce recitante e orchestra di fiati proposta dall’Unione Filarmonica di San Pietro di Stabio, oltre a intermezzi dell’Ensemble e dell’Orchestra di archi del Conservatorio della Svizzera Italiana. Questa parte ufficiale è completata da un programma supplementare che si concluderà con un culto ecumenico alle ore 17.30 nella Chiesa parrocchiale di Zivido, in vicinanza del monumento «Ex Clade Salus» e al «Parco dei Giganti». Alla funzione ecumenica parteciperanno anche il vicario generale dell’Arcidiocesi ambrosiana, monsignor Mario Delpini, e molti rappresentanti delle confessioni cristiane.

Marignano_1_HodlerPer la rievocazione, il capo Dipartimento cultura della Radiotelevisione svizzera di lingua italiana, Diana Segantini, ha promosso a sua volta la docufiction «Il cielo di Marignano», del regista Ruben Rossello, prodotta da Luca Jäggli, che verrà presentata in anteprima, a inviti, al Centro Svizzero di Milano, in presenza di autorità e del cast degli attori, in contemporanea con la presentazione del libro fotografico «Il cielo di Marignano», edito da SEB Società Editrice di Chiasso.

La Fondazione Pro Marignano si è mossa con un anticipo di tre anni, come ha affermato il capo progetto Fulcieri Kistler. E’ stata promossa un’intensa attività storiografica, con due importanti simposi di studiosi e storici a Bellinzona e a Milano. La Posta Svizzera ha emesso un francobollo speciale su Marignano. E il Museo nazionale Svizzero di Zurigo ha allestito una mostra speciale. La Fondazione Pro Marignano ha provveduto al restauro dell’Ossario dei caduti a Mezzano, assai danneggiato nel 2012, e a un’accurata manutenzione del monumento «Ex Clade Salus» a Zivido.

Achille Colombo Clerici, presidente di Europasia