Expo 7 aTempo di estate anche ad Expo. Ed il sole, il cielo ed il mare lo si celebra questa settimana sul Cardo con i protagonisti della regione Puglia a Padiglione Italia e un fuoripadiglione tematico in pieno centro in piazza del Duomo dove tra le bandiere dei paesi partecipanti ad Expo e i tanti turisti pare davvero che in molti stiano ritrovando la fiducia.

Il valore artistico e simbolico appare chiaro. Essere presente ad EXPO per alcuni capolavori museali prestati al Padiglione Italia di Expo è qualcosa di più che essere esposti in una vetrina internazionale e una regione come la Puglia, spesso considerata in negativo, per una volta spolvera se stessa dei suoi tesori più belli . Per i Grifoni di Ascoli Satriano, per esempio, significa portare alla ribalta una rivalutazione del patrimonio artistico e museale italiano attraverso il turismo. E questo non solo perché si tratta di un capolavoro trafugato e recuperato, ma anche perché solo nella tutela del suo patrimonio culturale potrà trovare nuove fondamenta.

Trapezophoros yIl Trapezophoros di cui si sta parlando è in marmo colorato e venne trafugato negli anni ’70 da scavatori di frodo e ritrovato in un museo californiano che lo restituì non molti anni fa. L’opera, di impareggiabile fattura, è un sostegno per una mensa in marmo a blocco unico e colorato, con due grifoni che si avventano su di un cervo oramai atterrato, ed è del IV sec.a.c. A ben vedere, una perfetta sintesi anche della situazione attuale italiana: come cervo immobilizzato su cui si avventano i grifoni.

Invece, per gli Ori di Taranto, operazione praticamente a costo zero per la regione che paga solo l’assicurazione ma che vanta attori che con generosità l’hanno supportata, tra cui la sovrintendenza che spesso li richiede per manifestazioni di questo tipo. Ecco, per gli Ori significa mettere in risalto non il dissesto economico o lo scandalo dell’Ilva, ma la magnificenza della “città dei due mari”. Una delle più belle collezioni orafe italiane. Per la seconda volta, quindi dopo Shangai 2010 che ne esponeva ben 80 pezzi, i 5 pezzi in mostra rappresentano il gusto indiscusso per un lusso che non è fatto di superficialità ma di vera espressività. Anche il fuoriexpo pensato come un percorso lungo i 6 giorni per ospitare e raccontare non solo i pugliesi ma i pugliesi nel mondo tra innovazione, ruralità ed enogastromia riserva piacevoli sorprese: in particolare per il palato con musica dal vivo, degustazioni di prodotti tipici pugliesi e cosmesi naturale da prodotti agroalimentari. E per i più piccoli, la Fondazione Carnevale di Putignano ha allestito uno stand con i colori del carnevale tra secoli di storia, cultura e tradizione: l’esperta nell’arte della cartapesta, Luigia Bressan, specializzata in costruzione di abiti e corsetti in cartapesta, che, pentolone di acqua e farina alla mano, sull’ argilla plasmata modella vere maschere facendo poi giocare i bambini e proponendo mini-sfilate di vere e proprie “sculture da indossare”.

Expo 7 b

Perchè forse, come Padiglione Italia sta dimostrando, ritrovare fiducia in una nazione significa passare per la professionalità dei suoi cittadini del nord e del sud o del centro e isole, evidenziandone i grandi meriti artistici e culturali, amplificandone i percorsi e facendo cassa di risonanza alla spendibilità di un ponte diretto tra i molti stranieri in EXPO: non solo come visitatori dell’Expo stessa ma come possibili turisti verso le bellissime collezioni museali sparse per la penisola, così da ritrovare fiducia in una comunità, quella Italiana, passata alla storia per la sua bellezza e per le sue capacità ma ora terra quasi “atterrata”, con rassegnazione. Come il bellissimo, maestoso cervo dei Grifoni di Ascoli Satriano esemplifica pienamente.

Cristina T. Chiochia