sala-operatoria-operazioneL’Associazione per la difesa del servizio pubblico scrive alla Commissione per la pianificazione ospedaliera del Gran Consiglio, manifestando contrarietà e preoccupazione per il favore “incomprensibile” che il progetto riserva al settore privato.

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Gentili signore, egregi signori,

come vi è certamente noto, l’Associazione per la difesa del servizio pubblico segue con particolare attenzione i lavori della vostra Commissione riguardanti la pianificazione ospedaliera ed ha esaminato con attenzione sia il vostro Pre-rapporto sul messaggio 6945 e 6945 A del 22 gennaio 2015, sia la presa di posizione del Consiglio di Stato del 15 aprile 2015.

L’Associazione esprime viva preoccupazione per alcune scelte che favoriscono in modo incomprensibile il settore privato e pregiudicano la qualità del servizio pubblico.

Partenariato pubblico-privato – parziale privatizzazione

Sia il messaggio del CdS, sia il vostro Pre-rapporto propongono un partenariato tra il Civico e la Clinica S. Anna, rispettivamente tra la Carità e la clinica Santa Chiara. La nostra Associazione esprime grande sorpresa per queste scelte e manifesta la sua decisa opposizione. Esse non considerano infatti la diversità di natura delle strutture: l’EOC come ente pubblico controllato dal CdS e dal GC svolge un ruolo di servizio pubblico (il miglior servizio possibile, al minor costo possibile); le cliniche private, a maggior ragione se a scopo di lucro, hanno come obiettivo la realizzazione del massimo profitto. Ciò è accentuato se, come in un caso in discussione, la clinica fa parte di un gruppo finanziario diversificato (alberghi, immobiliare,…). Vista la totale diversità di obiettivi, è quindi particolarmente difficile in un ottica di servizio pubblico, immaginare una collaborazione come da voi propsoto tra istituti tanto diversi.

A giudizio dell’Associazione l’EOC deve continuare a svolgere i propri compiti in modo autonomo e vanno escluse questi accordi che potranno portare solo a un incremento della fragilità del servizio pubblico e a una sua parziale privatizzazione. A questo riguardo ci permettiamo attirare la vostra attenzione anche sulla nostra precedente lettera del 13 gennaio 2015 alla precedente Commissione pianificazione ospedaliera.

Privatizzazione parziale della psichiatria

La tendenza alla privatizzazione della sanità manifestata dal CdS e dalla vostra commissione, si manifesta anche in modo sorprendente nel campo della socio-psichiatria. Se le vostre proposte fossero confermate, si accentuerebbe ulteriormente il trend negativo in atto da decenni: all’origine, nel nostro Cantone, la psichiatria residenziale era garantita nella misura del 94% dalle strutture pubbliche (OSC). Successivamente, il CdS ha deciso di ridurre i posti letto per ridurre i costi: ma, mentre i posti letti pubblici sono passati da 754 (1970) a 155, quelli privati sono aumentati da 44 a 156, malgrado “gli infortuni” successi ad alcune cliniche private che hanno dovuto essere chiuse. Ora, i responsabili dell’OSC stanno accordando particolare attenzione al lavoro di prevenzione e di presa a carico sul territorio, molto meno costose e meno invasive per il paziente. Per questa ragione ha ritenuto di poter ridurre di 15 unità i posti letto presso la Clinica cantonale.

Gli effetti di questa decisione sarebbero però totalmente vanificati se questi posti letto, o parti di essi, fossero ceduti, come da voi proposto, all’ospedale Malcantonese e alla Clinica Santa Croce.

Compiti e oneri del privato

L’Associazione ritiene infine necessario attirare la vostra attenzione sul fatto che il finanziamento pubblico è oramai stato parificato tra strutture pubbliche e strutture private, ma i compiti e gli oneri non sono simili. Questo modo di fare introduce una concorrenza sleale tra le varie strutture e contribuisce a indebolire la sanità pubblica.

Vi ringraziamo per l’attenzione che vorrete accordare a questo nostro scritto e vi porgiamo i nostri migliori saluti.

ASSOCIAZIONE PER LA DIFESA DEL SERVIZIO PUBBLICO
Il presidente: Diego Scacchi    Il segretario: Graziano Pestoni