A man purported to be Islamic State captive Jordanian pilot Muath al-Kasaesbeh is seen standing in a cage in this still image from an undated video filmed from an undisclosed location made available on social media on February 3, 2015. Islamic State militants released the video on Tuesday purporting to show Kasaesbeh being burnt alive, and Jordanian state television said he was murdered a month ago. Reuters could not immediately confirm the video, which showed a man resembling the captive pilot standing in a black cage before being set ablaze. REUTERS/Social media via Reuters TV (CIVIL UNREST POLITICS CONFLICT TPX IMAGES OF THE DAY) ATTENTION EDITORS - THIS PICTURE WAS PROVIDED BY A THIRD PARTY. REUTERS IS UNABLE TO INDEPENDENTLY VERIFY THE AUTHENTICITY, CONTENT, LOCATION OR DATE OF THIS IMAGE. THIS PICTURE IS DISTRIBUTED EXACTLY AS RECEIVED BY REUTERS, AS A SERVICE TO CLIENTS

NATO PER BLOCCARE LA GLOBALIZZAZIONE E IMPEDIRE LA CONTAMINAZIONE DEL MONDO MUSULMANO CON L’OCCIDENTE, LO STATO ISLAMICO STA OTTENENDO UNA IMPRESSIONANTE ACCELERAZIONE DELL’OSMOSI TRA POPOLI E CULTURE DIVERSE – E UNA ESALTAZIONE, AGLI OCCHI DEGLI ARABI, PROPRIO DEI VALORI DELL’OCCIDENTE

Primo editoriale telegrafico del 12 settembre 2015

isis-pilota-giordano-bruciato-vivo-1dal blog www.pietroichino.it

Sì: come scrive Bernard-Henry Lévy sul Corriere di venerdì, proprio in questi giorni si sta consumando la sconfitta dell’Isis. Ma non per i motivi militari, pur rilevanti, indicati dal filosofo francese.

Ichino yL’Isis, come già Al Qaeda, è nato essenzialmente per bloccare la globalizzazione, e sta ottenendo il più grande flusso migratorio intercontinentale che la storia ricordi. Era nato per difendere il mondo musulmano dalla contaminazione con l’Occidente, ma proprio le guerre civili scatenate a questo fine stanno producendo, con la migrazione di centinaia di migliaia di musulmani verso l’Europa, una impressionante accelerazione dell’osmosi tra popoli di continenti, culture e religioni diverse. Proprio l’Occidente odiato dai tagliagole diventa la meta agognata da milioni di musulmani. Aprendo le porte ai musulmani in fuga l’Europa infligge all’Isis una sconfitta molto più radicale e profonda** di quella che i Peshmerga – auspicabilmente, certo, con il nostro aiuto concreto ed efficace – si preparano a infliggergli sul piano militare.

sen. Pietro Ichino

** Indubbiamente sì. Resta da vedere quel che succederà alla pericolante Europa. Potrebbe anche esserne distrutta. A pensarci bene, il mondo appartiene agli ottimisti. I vecchi pessimisti come me… non hanno futuro. (fdm)